venerdì 25 novembre 2022
Il presidente russo le mette in guardia da quelle che definisce "fake news" sulle difficoltà militari russe in Ucraina
Putin con alcune delle madri dei soldati al fronte o morti in guerra

Putin con alcune delle madri dei soldati al fronte o morti in guerra - Ansa

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Alla vigilia dalla Festa della Mamma, che in Russia si celebra domani, il presidente Vladimir Putin ha incontrato una delegazione "scelta" di 17 madri di soldati morti nella guerra o che ancora combattono in Ucraina. Una parte dell'incontro, avvenuto nella residenza di Stato di Novo-Ogaryovo alle porte di Mosca, è stata registrata e trasmessa dalla televisione pubblica. Tra i temi affrontati: il cordoglio per le vittime e la vicinanza alle famiglie, l'eroismo dei combattenti, la falsità delle informazioni che circolano su web riguardo a presunte difficoltà militari, l'inderogabilità dell'intervento per il Donbass, la determinazione a raggiungere gli obiettivi e la vittoria finale.

In nove mesi di guerra, è la prima volta che il capo del Cremlino incontra le madri dei soldati. L'evento, ben coreografato, giunge dopo un'impopolare mobilitazione che ha scatenato la fuga di numerosi russi e un diffuso malcontento.

"Per voi che avete i figli nella zona dell'operazione speciale, la Festa della Mamma è associata a un sentimento di ansia e di preoccupazione", ha detto Putin. Esprimendo le condoglianze alle madri dei caduti, ha aggiunto: "Voglio che sappiate che condivido questo dolore con voi e, ovviamente, faremo di tutto affinché non vi sentiate dimenticate, faremo tutto il possibile perché sentiate una spalla accanto a voi".

L'incontro di una delegazione di madri di soldati con il presidente Putin, alla vigilia della Festa della mamma

L'incontro di una delegazione di madri di soldati con il presidente Putin, alla vigilia della Festa della mamma - Reuters

Putin ha definito "eroi" i soldati che difendono la "nuova Russia" (Novorossiya) - espressione risalente all'epoca zarista usata oggi dai nazionalisti per rivendicare come russi territori del sud e dell'est dell'Ucraina - e ha messo in guardia le madri dal credere a tutte le "false notizie, inganni e menzogne" che vengono diffuse attraverso Internet. "La vita è più complicata e diversificata di come viene mostrata sugli schermi televisivi e ancor più su Internet. Non potete fidarvi di nulla lì, ci sono molte fake, inganni, bugie". "Ci sono molti attacchi informativi", ha detto, perché "l'informazione è anche un'arma di combattimento e gli attacchi mediatici sono piuttosto efficaci".

"Nel 2014 pensavamo che forse sul Donbass saremmo riusciti ad accordarci, ma la riunificazione invece sarebbe dovuta avvenire prima" ha dichiarato il capo del Cremlino. La Russia, ha assicurato, ne uscirà vincitrice: "Dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi e li raggiungeremo".

Al termine dell'incontro, Putin ha annunciato di avere appuntamento con il comandante ceceno Ramzan Kadyrov. "Devo incontrare adesso Ramzan Akhmatovich, ho una riunione di lavoro con lui" ha detto, accogliendo poi la richiesta di una delle madri, Zharadat Aguyeva, di portare i suoi saluti al comandante ceceno.

La foto di gruppo di Putin con le madri

La foto di gruppo di Putin con le madri - Reuters

Con un messaggio su Telegram, arriva la reazione critica di Olga Tsukanova, che guida il Consiglio delle Madri e delle Mogli: "Vladimir Vladimirovich - scrive rivolgendosi pubblicamente a Putin - sei un uomo o chi sei? Hai il coraggio di incontrarci faccia a faccia, apertamente, non con donne e madri con cui hai ti sei prima accordato ma con donne reali che per incontrarti hanno viaggiato da diverse città? Aspettiamo la tua risposta".

Su Kherson 78 raid, almeno 15 i morti

Sul territorio ucraino, è salito a 15 morti e 35 feriti, tra cui un bambino, il bilancio degli attacchi russi alla città di Kherson, di recente riconquistata dall'esercito ucraino, contro la quale sono stati registrati oggi 78 raid. Le autorità affermano di aver dovuto evacuare con urgenza 58 residenti, compresi 22 bambini. Si tratta per lo più di pazienti che erano ricoverati in ospedale o ospiti di una struttura psichiatrica.

Sulla sponda opposta del fiume Dnepr, dove si sono ritirate le forza russe, sei persone sono state uccide dai colpi di mortaio ucraini su Novaya Kakhovka, città vicino alla diga di Kakhovka dove i russi si sono rischierati. Le autorità locali hanno deciso l'evacuazione degli insediamenti fino a 15 chilometri dalla sponda sinistra del fiume, in mano ai russi.

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