giovedì 24 settembre 2020
Il Gran Giurì del Kentucky non ha incriminato gli agenti che nel marzo scorso uccisero la 26enne afroamericana. Nella notte disordini in tutti gli Usa, 2 agenti feriti. Trump: sto con loro
Le manifestazioni per Breonna negli Usa

Le manifestazioni per Breonna negli Usa - Ansa

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La polizia ha arrestato quasi 100 persone nelle proteste a Louisville, Kentucky, scatenate dalla decisione del Gran Giurì cittadino di non incriminare gli agenti per la morte, nel marzo scorso, della 26enne afroamericana Breonna Taylor. Alcune persone sono state fermate per danni a negozi e auto usate come barricate, mentre altre per aver ignorato il coprifuoco ed essersi rifiutate di disperdersi; in città ci sono anche stati saccheggi. Le forze dell'ordine non hanno invece fornito notizie del sospettato fermato per aver aperto il fuoco contro due agenti; uno di loro è stato operato e nessuno dei due rischia la vita.

"Law and order": con un 'tweet' che non lascia spazio ad interpretazioni, il presidente Usa, Donald Trump, dice la sua sulle violente proteste scoppiate nella notte italiana. Assicurando di "pregare" e di stare dalla parte dei due agenti di polizia feriti, Trump assicura di aver parlato con il governatore, il democratico Andy Beshear e di avergli dato la disponibilità all'aiuto da parte del governo federale: "Pronti a lavorare insieme, subito su richiesta".

Le manifestazioni per Breonna negli Usa

Le manifestazioni per Breonna negli Usa - Ansa

Nessuno dei poliziotti indagati è stato incriminato per la morte dell'afroamericana Breonna Taylor, paramedica 26enne, uccisa nella sua casa di Louisville, in Kentucky, nel marzo scorso. Dei tre agenti che hanno partecipato al blitz antidroga e sparato alla donna, solo uno è stato accusato di "condotta pericolosa" per aver messo in pericolo il vicinato durante l'azione.

La decisione del Gran giurì ha scatenato proteste in tutti gli Stati Uniti, in particolare quelle del movimento Black lives matter che accusa le forze dell'ordine di brutalità contro la comunità afroamericana.

Uno degli avvocati della famiglia Taylor, Benjamin Crump, ha definito la decisione del giudice "oltraggiosa" e "offensiva", sostenendo che quello della giovane sia stato un omicidio "gratuito".

Gli agenti hanno potuto avvalersi di una legge in vigore in Kentucky e in altri 28 stati che equipara la legittima difesa di un poliziotto a quella di un civile. Come è emerso dalla ricostruzione degli inquirenti infatti, durante l'operazione antidroga nell'abitazione di Taylor, il fidanzato Kenneth Walker avrebbe sparato per primo agli agenti, scambiati per degli intrusi. I poliziotti avrebbero poi ucciso poi Taylor con sei colpi. Al termine del blitz, nell'abitazione di Taylor e Walker non è stata trovata droga.

Le manifestazioni per Breonna negli Usa

Le manifestazioni per Breonna negli Usa - Ansa

"Vergogna": Breonna Taylor "merita giustizia". È il messaggio delle star di Hollywood e di quelle dello sport americano. "Vergognati Kentucky. Breonne Taylor merita giustizia", dice Justin Bieber. George Clooney, nato in Kentucky, usa termini altrettanto duri: "Breonna Taylor è stata uccisa nel suo letto da tre agenti bianchi e nessuno è stato incriminato per la sua morte". "Il mio cuore è con Tamika Palmer, che dovrà ricordarsi ogni giorno che la sua bambina non tornerà a casa", twitta Oprah Winfrey rivolgendosi alla mamma di Breonna Taylor.

"Sono senza parole. Sono devastato. Volevamo giustizia per Breonna e abbiamo avuto giustizia per i muri dell'appartamento dei vicini e non per la sua vita. Non sono sorpreso dal verdetto ma questo non vuol dire che non fa male", twitta LeBron James. "Le donne afroamericane sono le persone meno rispettate sulla terra. Prometto che farò del mio meglio per cambiare questo", aggiunge la star dell'Nba.

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