lunedì 8 febbraio 2021
Idranti e cannoni ad acqua contro i manifestanti che in tutto il Paese chiedono il ripristino della democrazia e la liberazione di Aung San Suu Kyi

A una settimana dal colpo di Stato che ha riportato il Myanmar sotto il controllo delle forze armate dopo un decennio di democrazia acerba ma voluta dalla stragrande maggioranza dei birmani, le autorità militari hanno dichiarato la legge marziale nella città di Mandalay, la seconda del Paese. Una risposta alla determinazione della popolazione che lo scorso novembre aveva rinnovato la piena fiducia nell’acerba democrazia birmana con un voto plebiscitario e che da sabato in modo crescente è scesa per le strade sfidando gli idranti e gli avvertimenti.

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