venerdì 26 gennaio 2018
Il progetto, lanciato nel 2017 dal Comitato dei cattolici per la Civiltà dell'amore, ha innescato una spirale di sviluppo nella regione di Wolayta
Piccole imprese crescono grazie a Employ
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A Wolayta, nel centro dell’Etiopia, le distese di terra erano frammentate in microappezzamenti di meno di un ettaro. Una superficie insufficiente per soddisfare i bisogni più elementari delle famiglie. Poi, dal 2017, qualcosa è cambiato. Il “progetto Employ” ha trasformato il tessuto economico, aiutando gli agricoltori locali a mettere su delle piccole imprese, grazie alla concessione di microcrediti. L’iniziativa, realizzata da varie associazioni sotto l’egida del Comitato di cattolici Civiltà dell’amore, si è diffusa in breve in cento villaggi della Wolayta. Almeno 14mila contadini hanno ricevuto una formazione diretta su come migliorare i sistemi di coltivazione e come gestire le proprietà e organizzare l’attività per renderla più efficiente.

Effetto moltiplicatore

I risultati si vedono. Nella regione è stato creato un fondo di dotazione grazie a cui sono stati finanziati impianti di irrigazione, strade asfaltate, energia elettrica. L’obiettivo del progetto è, però, estendersi al resto della Wolayta e all’intero Paese. Per questo, ai “formati” è stato affidato il compito di trasmettere quanto appreso nei villaggi intorno. L’effetto moltiplicatore dovrebbe raggiungere mezzo milione di persone. “Microimprese e microcredito sono la formula più realistica per favorire lo sviluppo delle zone rurali dell’Africa. Grazie anche alla collaborazione con realtà umanitarie locali come Woda o i missionari presenti”, sottolinea Giuseppe Rotunno, presidente del Comitato. L’unica alternativa concreta all’emigrazione forzata di migliaia e migliaia di giovani. Una scommessa che Africa e Europa vogliono lanciare insieme, sulla scia del motto di Leopold Senghor e Giorgio La Pira “vivere e naufragare insieme

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