mercoledì 9 ottobre 2019
Steven Reed, 45 anni, è stato anche il primo giudice afroamericano della contea. La città è stata nell'Ottocento il bastione dello schiavismo e quella in cui è nato il movimento dei diritti civili
Rosa Parks in una foto del 1956, scattata a Montgomery (Alabama) Ap

Rosa Parks in una foto del 1956, scattata a Montgomery (Alabama) Ap

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Gli elettori di Montgomery, in Alabama, hanno fatto la storia: per la prima volta in duecento anni il sindaco sarà un afroamericano. Steven L. Reed, 45 anni, già primo giudice nero della contea, ha sconfitto al ballottaggio il suo rivale, David Woods, proprietario di una tv locale affiliata alla Fox, con il 67 per cento dei voti.

"Questa elezione non è stata su di me - ha detto Reed, nel suo primo discorso ufficiale da sindaco - non lo è stata sulle mie idee, ma sulle speranze e i sogni che abbiamo come individui e come collettività, e il modo di trovare opportunità di crescere insieme, senza guardare il vicino, il codice postale, o tutto ciò che può dividerci o farci sentire diversi gli uni dagli altri".

Montgomery, dove il 60 per cento dei residenti è nero, è stata nell'Ottocento la prima capitale degli Stati confederali, bastione dello schiavismo, della violenza razziale e della discriminazione, ma anche il luogo dove è nato il movimento in difesa dei diritti civili.

Qui, l'1 dicembre 1955, Rosa Parks avviò la protesta del bus, rifiutandosi di cedere il posto a un bianco, qui si svolse la marcia in difesa dei diritti civili voluta da Martin Luther King e sempre a Montgomery King si rivolse a una folla di 25 mila persone pronunciando la famosa frase: "L'arco dell'universo morale è lungo, ma inclina verso la giustizia".

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