giovedì 28 febbraio 2019
Un anno di carcere, pena sospesa. Per il Tribunale l'agente avrebbe messo a rischio la vita dei cittadini. Non è il primo caso
Un'auto della polizia svizzera

Un'auto della polizia svizzera

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In Svizzera, si sa, sono molto precisi e attenti al rispetto delle regole. Questa volta ad doversene accorgere è stato proprio un tutore della legge.

Un anno di carcere (pena sospesa) perché nel 2017, inseguendo dei sospetti ladri, ha superato i limiti di velocità. È quanto è accaduto ad un poliziotto svizzero, punito severamente dal tribunale di Ginevra, perché durante l'inseguimento con la sua auto di servizio è sfrecciato alla velocità di 126 chilometri orari, in una zona della città dove il limite era fissato 50 chilometri orari. L'avvocato dell'agente, riporta l'agenzia Keystone-SDA, ha annunciato il ricorso il appello.

I giudici non hanno voluto sentire ragioni, argomentando che l'inseguimento non giustificava il superamento dei limiti di velocità, perché l'agente stava solo tentando di catturare dei ladri e non c'erano vite in pericolo da difendere.

Non è la prima volta che i tribunali svizzeri mettono il freno agli inseguimenti della polizia. La corte suprema del Paese recentemente ha confermato la condanna di un altro agente di polizia di Ginevra per un fatto simile, sostenendo che la polizia non deve mettere a rischio le vite dei cittadini durante gli inseguimenti. LEGGI QUI

Certo che se condanne simili venissero emesse negli Stati Uniti sarebbe un duro colpo per Hollywood e l'industria dello spettacolo, addio ai film polizieschi fatti di inseguimenti a velocità folli tra i grattacieli.

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