giovedì 19 novembre 2015
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Che cos’è il PNR?Si tratta dell’acronimo dell’inglese Passenger Name Record, letteralmente il Registro dei nomi dei passeggeri. In pratica, sarebbe un data base con l’identità dei passeggeri degli aerei (eventualmente anche dei treni ad alta velocità) in viaggio all’interno dell’Europa, oppure in arrivo o in partenza. I dati verrebbero conservati per 5 anni. Chi potrebbe accedervi?Il data base dovrebbe poter essere consultato in tempo reale dalle autorità di tutti i Paesi europei ed eventualmente dei Paesi alleati, in primo luogo gli Stati Uniti. A cosa servirebbe?Sarebbe possibile controllare, ma anche ricostruire a distanza di tempo, gli spostamenti di persone sospette all’interno dell’Europa e attraverso i suoi confini. Perché non è stato ancora realizzato?Il principale argomento contro questo progetto è che violerebbe la privacy. Non solo gli spostamenti delle persone segnalate dalle autorità, ma anche quelli di ognuno di noi, sarebbero tracciabili. Ci sono Stati già dotati di Pnr?Più della metà degli Stati europei ha un Pnr nazionale, almeno per quanto riguarda i viaggiatori in aereo. Ma ad esso non hanno accesso le autorità e gli investigatori degli altri Stati. Quando sarà discusso il progetto di un Pnr europeo?Su richiesta della Francia, se ne parla al Consiglio straordinario dei ministri degli Interni venrdì 20 novembre.
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