martedì 7 aprile 2015
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«Noi potremmo essere i prossimi»: Walter Mutai ha 22 anni, studia Statistica all’Università di Moi, e come migliaia di coetanei oggi ha manifestato a Uhuru Park, nel centro di Nairobi, per ricordare le vittime dell’assalto al campus di Garissa di giovedì scorso. 147 studenti e alcune guardie morti in una mattina di inizio aprile: un patrimonio di affetti, gioie, progetti per il futuro, speranze per il Kenya, annientato dai miliziani islamici venuti dal Sudan. E di fede, anche: i ragazzi cristiani massacrati uno a uno, gli islamici risparmiati. 147 però non è solo un numero: è Mary Muchiri Shee, già Miss Università. È Alex Omorwa Mogaka, studente di ingegneria. È Ayub Njau Kimotho, 21 anni, al secondo anno di Business Administration. È Ruth. È Isaac...L’elenco è lungo, e ancora incompleto: le autorità del Kenya fino a ieri pomeriggio avevano resi pubblici i nomi solo di un centinaio di vittime, dopo lo straziante riconoscimento dei parenti. Ma se i miliziani islamici pensavano di cancellare dalla faccia della terra quei ragazzi – colpevoli di nulla, se non della propria fede e del loro essere istruiti e dunque futura classe dirigente – non ci sono riusciti. L’idea è partita da Ory Okolloh, attivista dei diritti umani keniana, avvocatessa, blogger, tra le 100 persone più influenti del pianeta nel 2014 secondo il Time. «Daremo loro un nome. Uno per uno», ha scritto all’indomani della strage sul profilo twitter del suo blog (https://twitter.com/kenyanpundit), lanciando l’hastag #147notjustanumber, 147 non è solo un numero. Da allora è un flusso ininterrotto di fotografie delle giovani vittime, ciascuna con un briciolo di storia, postate da persone che li conoscevano e rilanciate da centinaia di altri utenti: «Un fratello insostituibile», «Un amico prezioso», «Una studentessa modello...». E in moltissimi commenti, le tre lettere universali del commiato: R.I.P. Riposi in pace.

Sul sito allafrica l'elenco delle vittime viene aggiornato, e accompagnato dai ritratti. Ecco qui un esempio.Abdulrazak Muhammed, guardia notturna.Alex Omorwa Mogaka, studente di ingegneriaAngela 'Ka/Jojo' Kimata Githakwa, da Nyahururu Ayub Njau Kimotho, 21 anni, studente al secondo anno di Business Administration Branton Wakhungu, studenteCpl. Kipkemboi, Ufficiale di poliziaDadly Mose, studente 

 

Ed ecco alcune foto postate su twitter con l'hastag #147notjustanumber

Mary Muchiri Shee, Miss Garissa University

 

Alex, figlio unico, 19 anni. 

Angela Kimata

Dianah Musabi posa per una foto nel corridoio in cui ha trovato la morte.

Isaac Kosgey aka

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