venerdì 26 maggio 2017
Condannato per omicidio in Alabama, Tommy Arthur era stato soprannominato «Houdini» per la sua abilità a sfuggire alle esecuzioni. Ma l'altra notte è stato ucciso
Il lettino utilizzato per le iniezioni letali in molte carceri statunitensi

Il lettino utilizzato per le iniezioni letali in molte carceri statunitensi

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Era stato soprannominato «Houdini» perché per ben sette volte era riuscito ad evitare il boia con vari appigli legali. Ma dopo l’ennesimo rinvio, per lui ieri sera non c’è stato più nulla da fare. Il detenuto Tommy Arthur, 75 anni, è stato ucciso in un carcere nel sudest dell’Alabama, in Usa, con un’iniezione letale dopo essere stato condannato per un omicidio avvenuto nel 1982.
La vittima, Troy Wicker, fu ammazzata a colpi di pistola mentre dormiva nella cittadina di Muscle Shoals. All’epoca, la moglie disse di essere stata violentata da un afroamericano che poi ammazzò il marito. Dopo confessò dicendo di aver pianificato con Arthur l’uccisione del consorte e l’uomo si presentò a casa loro con una parrucca stile afro per compiere il delitto.
La donna lo pagò con 10mila dollari. Tra il 2001 e il 2016 sono state fissate sette esecuzioni, tutte rinviate dopo i vari appelli degli avvocati. Fino a l’altrasera.

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