sabato 3 aprile 2021
Le ha stabilite il ministero dell'Istruzione, che si assicurerà che tra le 22 e le 8 non siano accessibili servizi di videogiochi per minori
La Cina ordina ai genitori quante ore (quelle giuste) far dormire i figli

Ansa

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"Questa notte nessun dorma in Pechino" cantano gli araldi all'inizio del Terzo atto della Turandot, echeggiati dal coro della folla e seguiti dal tenore principe Calaf che intona una delle arie più celebri della lirica. Ma i tempi cambiano e nel 2021 gli araldi di Pechino intonano "bimbi a nanna". Alle 21.20 fino agli undici anni e alle 22 dagli 11 ai 14, mentre gli adolescenti dai 14 ai 18 anni possono tirar tardi fino alle 23. All'alba vinceranno (non ce ne voglia Puccini) quei genitori con la coscienza a posto che avranno concesso ai pargoli (o imposto, questione di punti di vista) almeno 10 ore di sonno consecutive sotto gli 11 anni, 9 fino ai 14 e 8 ore tra i 14 e i 18. Lo ha dichiarato Lyu Yugang, funzionario del ministero cinese dell'Istruzione.

Secondo un sondaggio condotto nelle 10 province del Paese, tra gli alunni delle scuole elementari si registra una durata media del sonno di 9,5 ore, mentre tra quelli delle scuole medie il valore è pari a 8,4 ore. Lyu ha evidenziato come l'eccessivo carico del programma di studi influenzi il sonno degli studenti e ha affermato che "i compiti a casa e i videogiochi devono lasciare spazio a un riposo di qualità". Secondo una circolare ministeriale, le autorità competenti si assicureranno che non ci siano servizi che forniscono videogiochi ai minori dalle 22 alle 8 del mattino.

La questione, nel merito, non è affatto da sottovalutare. Non dormire a sufficienza causa squilibri, fisici e psichici, a qualunque età, ma danneggia anzitutto chi è nell'età evolutiva. Soglia dell'attenzione bassa, stanchezza cronica, difficoltà a concentrarsi non sono certo le condizioni ottimali per una buona riuscita scolastica, una regolare crescita, lo sviluppo dell'autostima e di buone relazioni con gli altri. Sbadigliare in classe, gli occhi stropicciati, la testa che rimpiange il cuscino non aiutano a cominciare bene la giornata. Fosse per questo, la Cina ha ragione: bisognerebbe ordinare per legge anche di fare colazione, a tutte le età e possibilmente con cibi sani ed equilibrati. Ma siamo sicuri che imporre sia la soluzione? Con i figli è bene dialogare, forse anche con i cittadini.

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