mercoledì 16 febbraio 2022
La spedizione punitiva dopo il litigio con alcuni ragazzi nel suo negozio di videogiochi. Cresce la preoccupazione nella comunità cristiana del Punjab
Pervez Masih, 25 anni, cristiano, ucciso a Lahore

Pervez Masih, 25 anni, cristiano, ucciso a Lahore - dal sito di Asia News www.asianews.it

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Cresce la preoccupazione della comunità cristiana in Pakistan per l'escalation di violenze contro la minoranza religiosa nel Paese e soprattutto nel Punjab. È di ieri la notizia che un cristiano, Pervez Masih, 25 anni, è stato ucciso a Lahore da un gruppo di musulmani. Il giovane è stato attaccato dopo una lite esplosa nel suo negozio di videogiochi.

A quanto pare, la sera prima dell'attacco alcuni ragazzi erano entrati nel negozio di Masih e avevano discusso con lui dopo il suo rifiuto di giocare d'azzardo con loro. Akhtar Bhatti, zio di Pervez, ha riferito ad AsiaNews che il giorno dopo un gruppo di musulmani tra le 150 e le 200 persone ha raggiunto la zona cristiana di Lahore e ha iniziato a insultare e picchiare le persone, impugnando pistole.

I tentativi dello zio di impedire i maltrattamenti non sono bastati e gli assalitori hanno trascinato via Pervez per torturarlo con bastoni e mattoni, minacciando di non lasciarlo vivo. Alla fine un uomo di nome Sohni, figlio di Allah Ditta, ha colpito alla testa il giovane cristiano che è caduto a terra. Tutti sono fuggiti, sparando in aria.

In seguito l'avvocato Javed Sul, presidente dell'Associazione degli avvocati cristiani in Pakistan, ha aiutato la famiglia a presentare denuncia alla locale stazione di polizia.

Per il missionario David King, dello United Christian Council, "il Pakistan è nell'elenco dei Paesi in cui lo Stato e le forze dell'ordine sono impotenti. I parlamentari non sono riusciti a controllare l'estremismo religioso". Secondo lui, per far fronte ai maltrattamenti contro i cristiani è necessario che il governo federale istituisca una task force speciale e promulghi una legislazione per prevenire aggressioni come quella contro Pervez.

"È triste che in una società le persone vengono uccise e poi non sia fatta giustizia, nonostante la polizia si dia da fare con le indagini", commenta Waseem Yaqoob, attivista per i diritti umani di Lahore. "E' molto importante curare la mentalità malata di questa società. Gli elementi violenti dovrebbero essere arrestati e puniti al più presto".

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