martedì 6 ottobre 2020
Finora era successo solo per Asia Bibi. L'uomo ha trascorso più di sei anni nel braccio della morte
Assolto cristiano: era stato condannato a morte per blasfemia
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L'Alta Corte di giustizia di Lahore, città orientale del Pakistan, ha assolto Sawan Masih, un netturbino cristiano condannato a morte per blasfemia che ha passato più di sei anni nel braccio della morte. È solo la seconda volta nella storia del paese. Lo ha confermato oggi alla Dpa Syed Muddasar Hussain, portavoce del tribunale.

Una rara sentenza definita "coraggiosa" da Joseph Francis, direttore di un centro che fornisce assistenza legale ai cristiani in Pakistan accusati di blasfemia. "L'Alta Corte di Lahore ha emesso una sentenza decisamente audace - ha detto alla Dpa - ma ci sono almeno altri 12 cristiani i cui ricorsi contro le condanne a morte per blasfemia sono ancora pendenti".

Masih fu arrestato nel 2013 e la notizia della presunta blasfemia scatenò l'ira di una folla che diede fuoco a più di 100 case di abitate da cristiani nella Joseph Colony, una baraccopoli di Lahore. La blasfemia è un argomento scottante in Pakistan, dove gli accusati possono diventare bersaglio di gruppi di vigilanti musulmani. In alcuni casi sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco, bruciati vivi o bastonati a morte.

La prima ad essere assolta in Pakistan dopo una condanna per blasfemia fu Asia Bibi, nel 2018, un evento che portò alle pesanti proteste di integralisti islamici. Il caso attirò l'attenzione dei media globali e portò all'uccisione dell'allora governatore del Punjab Salman Taseer, intento a promuovere la riforma delle leggi sulla blasfemia. Rilasciata, si è trasferita in Canada.

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