giovedì 7 maggio 2015
​Nel nord l'odissea di migliaia in fuga da Boko Haram: 3.000 sfollati respinti dal Niger, almeno 12 sono morti nell'estenuante marcia di ritorno in patria.
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Un sacerdote nigeriano, don Innocent Umor, sarebbe stato rapito dalla sua parrocchia di Ikanepo, nella diocesi di Idah, nello Stato di Kogi, nel centro sud della Nigeria. Lo riporta l'agenzia Fides citando fonti giornalistiche locali. Il fatto sarebbe accaduto nella prime ore del mattino del 4 maggio, quando 5 uomini armati avrebbero assaltato la canonica dove il sacerdote stava riposando. I rapitori avrebbero richiesto un riscatto di 4 milioni di Naira (circa 20.000 dollari). La polizia ha dichiarato che è in corso un’inchiesta. Intanto non si arresta l'odissea degli sfollati in fuga dai territori del Nord dove sparge il terrore Boko Haram. Il Niger ha espulso oggi dai suoi confini oltre 3.000 nigeriani, fra i quali moltissimi profughi fuggiti dalla violenza del gruppo terrorista islamico, e nei tre giorni di marcia fino al confine almeno 12 di essi sono morti per il caldo: lo affermano fonti ufficiali e testimoni.La protezione civile della Nigeria ha reso noto di essere stata allertata dal Niger e di aver inviato al confine alcuni mezzi per raccogliere i profughi esausti. Finora ne avrebbe registrati 3.000, ma ne aspetta molti di più. "Non ci hanno dato neanche il tempo di prendere i nostri vestiti. Abbiamo dovuto abbandonare tutto", ha raccontato all'agenzia Ap Lulabatu Isa, una ragazza di 21 ani con il bambino piccolo legato sulle spalle. Poi la marcia: "C'era un caldo tremendo e non c'era acqua", hanno raccontato Isa e Nura Auwal, un altro profugo di 22 anni, che hanno riferito che durante la marcia fino al confine almeno 12 sono morti per sfinimento. "Sono crollati e sono morti. Nessuno aveva energia sufficiente per aiutarli e non abbiamo potuto fare altro che abbandonarli nella boscaglia", hanno aggiunto.Non commentano per ora le autorità del Niger, che finora aveva consentito a circa 100.000 profughi nigeriani di accamparsi attorno all'area del Lago Ciad. Nel nord della Nigeria prosegue l'offensiva dell'esercito contro i miliziani islamisti di Boko Haram. I militari hanno distrutto 7 accampamenti utilizzati dai terroisti nella foresta di Sambisa, nello stato nordorientale del Borno. Lo ha riferito il portavoce dell'esercito, il generale Chris Olukolade, annunciando che nell'operazione sono state salvate 25 persone, donne e bambini.

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