lunedì 7 settembre 2020
L'uomo è stato avvelenato con un agente nervino. Ricoverato il 2 agosto allo Charité di Berlino, "reagisce agli impulsi", si legge nella nota dell'ospedale
L'oppositore russo Navalny

L'oppositore russo Navalny - Ansa

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L'oppositore russo Alexey Navalny è uscito dal coma indotto in cui si trovava all'ospedale La Charitè di Berlino dopo quello che secondo le autorità tedesche è un indubitabile tentativo di avvelenamento da Novichok. "Navalny è ora uscito dal coma indotto e sta venendo estubato dalla ventilazione meccanica", dice il comunicato dell'ospedale, aggiungendo che le sue condizioni di salute "sono migliorate".

Il paziente, ricoverato il 2 agosto allo Charité di Berlino, "reagisce agli impulsi", si legge anche nella nota. "Effetti di lungo periodo a causa dell'avvelenamento continuano a non poter essere esclusi", aggiungono i medici dello Charité.

Nella nota dei sanitari si sottolinea che i medici hanno uno scambio stretto e costante con la moglie del dissidente russo, e che anche le informazioni sul suo stato di salute vengono divulgate con il consenso della consorte.

Nei giorni scorsi l'ospedale aveva concluso gli accertamenti, confermando che si tratta di un avvelenamento. La Cancelliera Angela Merkel aveva chiesto chiarezza alla Russia.

CHI È NAVALNY

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