sabato 15 febbraio 2020
Un centinaio di agenti, anche delle forze speciali, fino a maggio saranno schierati nei centri che offrono ospitalità ai profughi senza documenti: San Francisco, Los Angeles, Atlanta, Houston, Boston
Una retata di immigrati irregolari della Homeland Security a San Francisco

Una retata di immigrati irregolari della Homeland Security a San Francisco - Ansa

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Non ha più freni e con l'approssimarsi del voto di novembre, il presidente Donald Trump vuole dimostrare di essere ciò che ha promesso di essere: il cacciatore degli illegali. A un anno dalle norme che impediscono ai profughi di entrare negli Stati Uniti dall'America Latina per chiedere il visto, ieri sera la Casa Bianca ha annunciato l'inasprimento delle misure per dare la caccia agli illegali che già si trovano sul territorio statunitense.

L'Amministrazione Trump ha deciso di inviare nelle "città santuario" agenti specializzati (si parla di un centinaio di persone che si affiancano al personale federale di controllo delle frontiere, Ice, e della Homeland Security) per contrastare l'immigrazione illegale. Gli agenti specializzati, tra cui anche appartenenti a corpi d'assalto, verranno spostati dal confine con il Messico in città come New York, Chicago e altre che hanno dichiarato pubblicamente di non voler perseguire i cittadini sprovvisti di documenti legali. Altri agenti sono attesi a San Francisco, Los Angeles, Atlanta, Houston, Boston, New Orleans, Newark e Detroit. La decisione arriva dopo l'annuncio dei dipartimenti di Giustizia e Sicurezza interna dell'adozione di misure speciali per colpire gli immigrati. Gli agenti verranno dislocati nei vari centri fino a maggio inoltrato. Obiettivo dell'amministrazione è lanciare una grande campagna contro l'immigrazione clandestina e contrastare il boicottaggio attuato da molte città che starebbe "rendendo più difficile" il lavoro di contrasto degli irregolari.


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