sabato 10 aprile 2021
Commovente addio di Elisabetta al principe. Il ricordo dei quattro figli: spirito libero, un padre sempre presente. Il telegramma di papa Francesco. I funerali sabato 17
Il tweet della Casa Reale

Il tweet della Casa Reale - twitter

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Una citazione di 24 anni fa per testimoniare la riconoscenza commossa della regina Elisabetta verso il principe consorte Filippo, scomparso ieri quasi centenario dopo 73 anni di matrimonio e di vita in comune. È la scelta fatta oggi dalla corte britannica, attraverso il profilo Twitter di Buckingham Palace che ripropone l'omaggio personale e pubblico al duca di Edimburgo di un discorso tenuto da Sua Maestà nel 1997 per le celebrazioni del Giubileo di Diamante sul trono: citazione già mandata in onda ieri senza sosta dalle tv del Regno e ripresa stamane da molti giornali, unanimi nel dedicare aperture a tutta pagina alla notizia della morte di Filippo.

"Egli - disse la sovrana in quella occasione rivolgendosi anche con lo sguardo al marito - è stato semplicemente la mia forza e il mio sostegno durante tutti questi anni e io, la sua intera famiglia, questo Paese e molti altri abbiamo nei suoi confronti un debito più grande di quanto lui possa rivendicare o persino di quanto potremo mai sapere".

La citazione è illustrata da uno storico ritratto della coppia reale firmato anni fa dalla fotografa americana Annie Leibovitz.

I funerali del principe Filippo si terranno sabato 17 aprile alle 15 (le 16 in Italia) nella St Georgès Chapel di Windsor. Sarà presente anche il nipote Harry, che arriva dagli Stati Uniti, senza però la moglie Megan Markle, alla sua seconda gravidanza.

Anche i quattro figli di Filippo hanno voluto ricordare la figura del padre in lunghe interviste alla Bbc. Un padre a volte difficile, diretto fino all'asprezza o alla battuta più spregiudicata, ma un pilastro sempre "presente" per la famiglia. E soprattutto l'unica, vera "roccia" della vita della regina Elisabetta. Sono i riconoscimenti che i figli riservano non senza commozione al duca di Edimburgo.

Giornali inglesi dedicati al principe Filippo

Giornali inglesi dedicati al principe Filippo - Ansa

La prima testimonianza di fronte alla nazione è affidata alle parole dell'eterno erede al trono Carlo, ormai 72enne, l'unico ad aver visitato Filippo durante l'ultimo ricovero in ospedale. Un atto interpretato da più parti come segno anche visibile del superamento delle presunte incomprensioni passate e delle certissime differenze di sensibilità tra padre e primogenito. Del duca di Edimburgo, Carlo esalta ora "l'incredibile energia profusa per sostenere la mamma, e così tanto a lungo". Ma anche il suo spirito libero, il probabile desiderio di essere "ricordato come un individuo per suo conto". Un individuo dalla "schiettezza" memorabile, nota, rievocando come Filippo "non potesse soffrire" le persone inclini a "scegliere con cura le parole"; e attribuendo questa sua nota caratteriale all'eredità della di lui madre, l'anticonformista principessa greca Alice di Battenberg, sepolta ora in un cimitero ortodosso di Gerusalemme e riconosciuta in Israele come Giusta fra le Nazioni per aver dato rifugio a diversi ebrei durante l'occupazione nazista di Atene.

Il ricordo di Filippo come "roccia nella vita della Regina" e della nazione è evidenziato pure dal quartogenito Edoardo, attento a rimarcare la cura del padre a porsi come consigliere e all'occorrenza "guida" della moglie, ma sempre evitando di "far mai ombra" al suo ruolo di regina con "incredibile tatto e diplomazia".

Mentre la secondogenita Anna, forse la figlia più simile al padre, ne richiama il sacrificio della rinuncia alla carriera nella Marina dopo la guerra. E Andrea, terzo nato della coppia reale, torna sul suo senso del dovere: di fronte alla consorte, alla monarchia, alle forze armate, ma anche e in primo luogo "alla famiglia".

Le cannonate a salve a Londra

Le cannonate a salve a Londra - Ansa

Filtrano anche i drammatici momenti che hanno preceduto la morte di Filippo. La regina Elisabetta II era al suo fianco, quando è spirato al castello di Windsor venerdì mattina. Non è stato ovviamente Buckingham Palace a rivelare il toccante particolare sugli ultimi momenti del duca di Edimburgo (la Casa reale ha fatto sapere che non entrerà nei dettagli di un momento così intimo), ma lo scrive il Daily Mail. Rientrato da qualche settimana al castello di Windsor dopo quasi un mese in ospedale, il principe - che tra due mesi avrebbe compiuto 100 anni - era ormai "gravemente malato" e le sue condizioni erano ulteriormente peggiorate negli ultimi giorni e nella notte di giovedì. Esclusa l'ipotesi di riportarlo in ospedale (si sarebbe opposta in primis la stessa regina), Filippo dunque è deceduto nel suo letto, nell'appartamento privato al castello di Windsor, esattamente come avrebbe voluto. "Ha trascorso la maggior parte delle sue quattro settimane in ospedale sperando di rientrare a casa", ha raccontato al tabloid una fonte informata. "Lo avevano operato al cuore, con la speranza di dargli un altro po' di tempo, magari pensando dal suo centesimo compleanno. In nessun modo avrebbe voluto morire in ospedale".

Intanto oggi a mezzogiorno, ora locale, decine di salve di cannone sono risuonate in tutte e 4 le nazioni del Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord) e nei territori d'oltremare. Un omaggio promosso dal ministero della Difesa britannico in ricordo dei ruoli ricoperti dal duca di Edimburgo nelle forze armate di Sua Maestà, del suo passato in divisa nella Royal Navy, dei trascorsi da veterano combattente nella Seconda Guerra Mondiale.

I colpi sono stati sparati - senza pubblico per le restrizioni dell'emergenza Covid, ma in diretta tv - dal castello di Cardiff, da quello di Edimburgo, da quello di Hillsborough a Belfast, dalla Rocca di Gibilterra, dalla Torre di Londra e dalla caserma londinese di Woolwich Barracks, nonché dalle basi navali di Devonport e di Portsmouth e da varie navi da guerra come la Diamond o la Montrose.

Migliaia i messaggi di cordoglio, arrivati dai potenti dal mondo e da semplici cittadini. Papa Francesco, in un telegramma indirizzato alla regina e firmato a suo nome dal segretario di Stato cardinale Parolin, si è detto rattristato nell'apprendere della morte del principe Filippo,e ricorda la sua "devozione al suo matrimonio e alla sua famiglia", la sua "illustre testimonianza di servizio pubblico" e il suo "impegno per l'istruzione e progresso delle generazioni future".

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