venerdì 30 giugno 2017
Sopravvissuta ad Auschwitz, fu la prima presidente del Parlamento europeo
Simone Veil (1927-2017)

Simone Veil (1927-2017)

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In Francia e non solo, una densa marea di reazioni sui media ed i social sta rendendo omaggio a Simone Veil, prima donna a presiedere l’Europarlamento all’inizio degli anni Ottanta, appena scomparsa all’età di 89 anni. Di famiglia ebraica, deportata, era divenuta una delle grandi voci della promozione della memoria dell’Olocausto. Figura di spicco del mondo intellettuale e punto di riferimento degli ideali europeisti d’intere generazioni, era pure accademica di Francia.

I francesi la ricordano anche nelle vesti di ministra della Sanità sotto la presidenza di centrodestra di Valéry Giscard d’Estaing, negli anni Settanta, quando difese la legge di depenalizzazione dell’aborto, che Veil considerava come un male necessario di fronte al dramma sanitario degli aborti clandestini. Un punto di vista sofferto che i suoi successori hanno poi snaturato banalizzando la pratica, secondo molti osservatori.
Per il presidente Emmanuel Macron, è scomparsa «un esempio e una fonte d’ispirazione per tutti i francesi». Per l’ex capo dell’Eliseo François Hollande, Veil personificava «la dignità, il coraggio, la rettitudine».

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