martedì 11 settembre 2018
Il presidente è pronto ad abrogare un'altra norma voluta dal suo predecessore Obama. Guterres (Onu): a settembre 2019 il vertice mondiale sui cambiamenti climatici, ci restano solo due anni per agire
Trump «piccona» ancora il clima: meno limiti alle emissioni di metano
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Nuova picconata contro l'eredità 'verde" di Obama da parte dell'amministrazione Trump, che si prepara ad allentare le restrizioni sulle emissioni in atmosfera del metano, uno dei più potenti gas serra. Lo scrive
il New York Times. L'agenzia per la protezione ambientale (Epa), forse già questa settimana, ha intenzione di rendere pubblica una proposta per indebolire la norma della precedente Amministrazione secondo cui le aziende devono monitorare e riparare eventuali perdite di metano. Il Dipartimento degli Interni dovrebbe inoltre diffondere la versione finale di una norma che sostanzialmente abroga la restrizione al "flaring", pratica che consiste nel bruciare senza recupero energetico il gas naturale in eccesso estratto insieme al petrolio. Si tratterebbe del terzo passo dell'amministrazione Trump per cancellare le normative dell'epoca Obama in materia ambientale, dopo quelle sulle emissioni di anidride carbonica dai tubi di scappamento delle auto e dalla centrali a carbone.

L'allarme delle Nazioni Unite

Il mondo ha due anni per agire contro il cambiamento climatico ed evitare di affrontare "conseguenze disastrose". È il monito lanciato dal segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres, che invita la società civile a "chiedere conto" sul clima ai leader mondiali. "Se non cambiamo direzione entro il 2020, rischiamo conseguenze disastrose per gli esseri umani e per i sistemi naturali che ci sostengono", ha affermato Guterres. l suo discorso al Palazzo di Vetro arriva tre giorni prima di un summit mondiale senza precedenti per un'azione sul clima che riunirà migliaia di funzionari eletti, sindaci, leader delle Ong e aziende a San Francisco. "È imperativo che la società civile - giovani, gruppi di donne, settore privato, comunità religiose, scienziati e movimenti ambientalisti in tutto il mondo - ne chiedano conti ai leader", ha esortato il segretario generale delle Nazioni Unite. Riassumendo le minacce alla catena alimentare e all'accesso all'acqua, Guterres ha affermato che il mondo sta "affrontando una minaccia esistenziale diretta" e la "più grande sfida" odierna. "Il cambiamento climatico - ha aggiunto - sta andando più veloce di noi. Abbiamo gli strumenti per rendere efficaci le nostre azioni, ma ci mancano, anche dopo l'accordo di Parigi, leadership e ambizione per fare ciò che dobbiamo fare", ha sottolineato il segretario Onu.

La nuova conferenza del settembre 2019

Pertanto, "dobbiamo fermare la deforestazione, ripristinare le foreste degradate e cambiare il modo in cui coltiviamo. Dobbiamo anche rivedere come riscaldare, raffreddare e illuminare i nostri edifici per sprecare meno energia". Guterres ha ricordato inoltre che organizzerà un Vertice mondiale sul clima alle Nazioni unite nel settembre 2019, un anno prima della scadenza per i firmatari dell'accordo di Parigi 2015 per rispettare i loro impegni.

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