giovedì 25 maggio 2017
Salgono a 8 gli arresti, 2 in Libia. L'attentatore si trovava a Dusserdolf 4 giorni prima. La strage sarebbe stata organizzata da una cellula terroristica ancora in grado di colpire
Il kamikaze telefonò alla madre: «Perdonami»
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La polizia britannica che indaga sull'attentato di Manchester, costato la vita a 22 persone, ha interrotto la condivisione di informazioni con gli Stati Uniti dopo che il New York Time ha pubblicato la foto dell'ordigno usato dal kamikaze. Secondo quanto appreso dalla Bbc, gli inquirenti britannici sarebbe "furiosi" per la fuga di notizie, pur auspicando di tornare presto alle normali relazioni di intelligence e di scambio delle informazioni. Intanto salgono a 8 gli arrestati, in Gran Bretagna e Libia: stamani altre 2 persone sono state portate in cella a Manchester.

«L'esplosivo è lo stesso»

Mentre lo scontro di intelligence tra Londra e Washington sulla fuga di notizie è ai massimi livelli, a contribuire ad innalzare la tensione è anche Il presidente della commissione Sicurezza Interna della Camera Usa, il repubblicano Mike McCaul, che sostiene che l'esplosivo usato per l'attentato di Manchester è il famigerato perossido di acetone (Ttap), lo stesso usato dal commando del Daesh nell'attacco del 13 novembre 2015 a Parigi e anche il 22 marzo 2016 a Bruxelles. Secondo McCaul c'è l'impronta del Daesh nell'uso dello stessa sostanza "un classico usato dai terroristi" aggiungendo che quello di Manchester era un ordigno "così sofisticato" che potrebbe essere stato realizzato da qualcuno addestrato all'estero. Il tutto a conferma della pista che sta prendendo sempre più piede, di "una rete di cellule di terroristi ispirati dal Califfato". Per la verità va aggiunto però che il Ttap è l'esplosivo ormai di più comune accesso e su Internet vi sono 8interi manuali sulla sua fabbricazione con elementi facilmente reperibili sul mercato. Inoltre, per una comparazione precisa tra i due tipi di esplosivi (Parigi e Manchester) servono comunque molti più elementi di riscontro.

Il kamikaze era stato in Germania 4 giorni prima

Quattro giorni prima di compiere l'attacco a Manchester, Salman Abedi, il kamikaze 22enne, si trovava a Dusserdolf, in Germania. Lo afferma l'intelligence di Berlino, citata dai media britannici. Ormai è accertato che Abedi aveva dei complici. Gli investigatori sono convinti che a progettare la strage sia stata una cellula terroristica, ancora in grado di colpire. Di recente Abedi era tornato in Libia, dove si era radicalizzato ed era stato addestrato e, una volta tornato in Gran Bretagna, ha goduto di coperture e aiuti.

Salgono a 8 gli arresti

Le indagini proseguono a ritmo serrato: giovedì mattina la polizia ha arrestato altre 2 persone a Manchester. Sale così a 8 il numero delle persone portate in cella, tutti uomini. Già martedì, all'indomani della strage, era finito in carcere un fratello del kamikaze, Ismael, 23 anni. E in Libia, a Tripoli, sono in manette il padre e un altro fratello, il più piccolo, Hashem.

Un portavoce della Rada, milizia incaricata della sicurezza a Tripoli, ha affermato che Hashem era a conoscenza di tutti i dettagli della preparazione dell'attentato e che ha ammesso di avere aderito al Daesh. Secondo fonti dell'antiterrorismo libico, riprese dall'agenzia Reuter, il giovane stava preparando un attentato a Tripoli. La Rada precisa che Hashem Abedi «è studente specializzato al Politecnico di Manchester» e che «ha ammesso di essere stato in Gran Bretagna durante la preparazione dell'attentato». Aveva «lasciato la Gran Bretagna il 16 aprile e ha confessato di essere sempre stato in contatto con suo fratello, l'autore di questa operazione».

L'ultima telefonata di Abedi alla madre: «Perdonami»

Pian piano si fa luce sulla figura dell'attentatore sucida. Salman Abedi aveva legami con un gruppo del Daesh che operava a Manchester. È quanto emerge da una inchiesta di Sky News che ha rintracciato i contatti dell'attentatore con altri jihadisti locali che sono andati a combattere in Iraq e Siria come "foreign fighters". Fra loro è spuntato il nome di Raphael Hostey, 24enne originario dello stesso quartiere nel quale viveva Abedi: considerato uno dei più importanti reclutatori del Daesh nel Regno Unito, nonostante la giovane età, è stato ucciso nel corso del raid di un drone occidentale in Siria l'anno scorso. Hostey aveva creato una vasta rete di proseliti nella quale era finito anche Salman. Abedi e Hostey frequentavano la stessa moschea di Didsbury e insieme avrebbero coltivato un forte rifiuto dell'Occidente prendendo la strada dell'estremismo. Salman Abedi, l'attentatore di Manchester, telefonò alla madre nelle ore prima di farsi saltarein aria per dirle "perdonami". Lo riporta Sky News citando fonti dell'anti-terrorismo libico.



Allarme terrorismo in tutta la Gran Bretagna

In tutta la Gran Bretagna l'allarme terrorismo è stato innalzato al massimo livello: quello dell’attacco imminente. Altri 3.800 uomini delle forze armate saranno dislocati a difesa dei luoghi sensibili con l'operazione "Temperer", annunciata dalla premier Theresa May.

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