lunedì 22 gennaio 2018
L'hotel che ospita gli stranieri è un obiettivo «abituale» dei terroristi. A colpire un commando di quattro uomini ben organizzati. Un piano intero in fiamme. Molti i feriti
In un'immagine d'archivio l'attacco all'Hotel Intercontinental il 29 giugno 2011 (Ansa)

In un'immagine d'archivio l'attacco all'Hotel Intercontinental il 29 giugno 2011 (Ansa)

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Kabul di nuovo sotto attacco. Obiettivo, per l’ennesima volta, l’Hotel Intercontinental, un albergo a cinque stelle situato nella zona ovest della capitale afghana, che ospita duecento stanze di “lusso” per occidentali,– già devastato nel 2008, nel 2009 e nel giugno 2011. Attacchi con un unico obiettivo: seminare morte tra gli stranieri.

Ad entrare in azione, alle 21.20 locali (le 17,50 in Italia), un commando, secondo alcune fonti, di quattro terroristi. Uno degli attentatori si sarebbe fatto esplodere all’ingresso, mentre gli altri uomini sarebbero penetrati nella struttura, andando poi a “caccia” degli ospiti. I terroristi sarebbero armati anche con Rpg (lancia razzi portatili anti-carro, “rocket propelled grenade”). I terroristi hanno appiccato il fuoco al quarto piano dell’hotel, che ospita le cucine della struttura, prima di asserragliarsi al secondo piano, secondo un’altra fonte. L’elettricità, riferiscono i media internazionali, è stata fatta saltare all’inizio dell’irruzione.

La Farnesina ha fatto sapere che nessun italiano risulta essere alloggiato nell’Intercontinental. Il bilancio dell’attacco è di almeno 18 morti. Ieri mattina, all’interno dell’Hotel Intercontinental, si era tenuta una conferenza sulla presenza e l’investimento cinese in Afghanistan.

Nel giugno 2011 l’attacco più sanguinoso ad opera di taleban: fattisi strada con kamikaze nove uomini armati penetrarono nella hall dell’albergo aprendo il fuoco e prendendo ostaggi. Al termine ci furono dodici persone morte tra ospiti e personale oltre agli assalitori.

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