venerdì 24 luglio 2020
Il premier ha lanciato una campagna anti obesità. Sovrappeso sono due maschi britannici ogni tre e una persona ogni quattro. Partito anche un piano di vaccinazione per gli ultracinquantenni
Il premier britannico Boris Johnson all'ambulatorio di Tollgate a Beckton, est di Londra

Il premier britannico Boris Johnson all'ambulatorio di Tollgate a Beckton, est di Londra - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

Una campagna vaccinazione a tappeto, in tutto il Regno Unito, e un’altra per combattere l’obesità. Le ha annunciate il premier britannico Boris Johnson segnalando che le nuove misure comportano anche una rivoluzione nel suo modo di concepire lo stato e di curare la propria salute.

Il primo ministro, da sempre sovrappeso, si è messo a dieta a Pasqua, dopo essere scampato al coronavirus, che l’aveva mandato in terapia intensiva. E si è convinto, come ha detto lui stesso, che: “perdere peso è uno dei modi per ridurre i rischi del Covid”. Anche in materia di ruolo dello stato Johnson, da sempre campione di un approccio libertario che non vuole interferire nella vita privata dei cittadini, ha cambiato rotta.

E ha confermato che, dalla prossima settimana, le pubblicità sul “cibo spazzatura”, quello ricco di grassi e zuccheri, da riscaldare nel microonde anziché cucinato in casa, verranno bandite alla televisione prima delle 21. Sarà vietato anche, quasi sicuramente, esporre nei supermercati, vicino alle casse, patatine, caramelle e altri prodotti alimentari che fanno male alla salute. Il Regno Unito ha il tasso di obesità più altro tra i paesi europei. Sovrappeso sono due maschi britannici ogni tre e un cittadino ogni quattro.

Parte della nuova strategia antivirus del governo britannico, per evitare una seconda ondata del Covid-19, sarà anche una campagna di vaccinazione anti-influenzale a trenta milioni di britannici. Ovvero allargata, a partire da questo autunno, a chi ha più di cinquant’anni, ai bambini tra i due e i dodici anni, alle persone con condizioni mediche difficili anziché limitata a chi ha superato i sessantacinque anni come è capitato fino ad oggi.

"Tutti gli anti-vax sono matti", si è sbilanciato il liberale Boris Johnson in una dichiarazione a Skynews e, parlando della pandemia, ha riconosciuto di aver commesso errori nelle prime settimane di diffusione del virus, quando l’emergenza era più grave. Ha anche invitato i cittadini a indossare la mascherina nei negozi dove è obbligatoria da oggi.

Una piccola concessione al suo approccio libertario al ruolo dello stato Johnson l'ha fatta dichiarando, ancora una volta, di confidare "nell'enorme buon senso" dei suoi connazionali più che nel controllo sociale o di polizia. Non senza avvertire che le cautele e le misure di "distanziamento sociale" sono destinate a durare fino a quando "il nostro sforzo collettivo non farà calare e tener bassi" i contagi.

Johnson ha anche auspicato che "la gente smetta di pensare al coronavirus come a una minaccia che rende impossibile fare qualunque cosa", avvertendo, però, nello stesso tempo, che la pandemia non è vinta e vi saranno ancora "tempi duri" prima di poter dichiarare vittoria. Sbilanciandosi nel tentativo di rassicurare i cittadini il premier ha anche dichiarato che “il Covid-19 sarà sconfitto entro la metà del 2021”.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: