giovedì 28 aprile 2022
Dopo l'invasione russa dell'Ucraina sono stati portati via dalle zone di guerra verso una nuova casa. Per loro è stato come ritrovarsi nell'incubo della Seconda guerra mondiale
Profughi da Kharkiv, dall'Ucraina a Israele. Valerie Bendersky, sopravvissuto alla Shoah, con la figlia Inna e il loro gatto nell'appartemento dove adesso vivono a Petah Tikva, vicino Tel Aviv

Profughi da Kharkiv, dall'Ucraina a Israele. Valerie Bendersky, sopravvissuto alla Shoah, con la figlia Inna e il loro gatto nell'appartemento dove adesso vivono a Petah Tikva, vicino Tel Aviv - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

Sono circa 500 gli ucraini sopravvissuti alla Shoah che sono stati accolti in Israele dopo l'invasione russa.

"Ero una profuga nel 1941 e lo sono diventata di nuovo", ha detto Ninel Zhilinska, 88 anni, arrivata ieri in Israele su un volo medico speciale, racconta Times of Israel.

I sopravvissuti arrivati ieri, vigilia delle commemorazioni per l'Olocausto in Israele, sono in tutto 21, a bordo di due voli dove hanno condiviso il viaggio con altri profughi. La più anziana è Tatyna Ryabaya, 99 anni, arrivata con la figlia di 73enne.

"Fino all'ultimo non credevo di dover scappare. Non pensavo che alla mia età avrei dovuto viaggiare per un giorno su un autobus mentre scoppiavano le bombe attorno a me, temendo per la vita di mia figlia", ha detto, aggiungendo di ricordare una simile fuga durante la seconda guerra mondiale, quando molti suoi parenti furono uccisi.

"Ho lasciato Kharkiv due settimane fa. L'intera città è distrutta", ha detto Zilinska. Tutti i suoi vicini si erano rifugiati nella metropolitana, ma lei non aveva potuto lasciare il suo appartamento a causa delle condizioni di salute. Ed è rimasta sola per dieci giorni nel suo appartamento al nono piano, senza luce e con poche scorte di cibo.

Dova Govergeviz, 100 anni, sopravvissuta alla persecuzione nazifascista, è stata portata in Israele dall'Ucraina. Ora vive a Netanya, a nord di Tel Aviv

Dova Govergeviz, 100 anni, sopravvissuta alla persecuzione nazifascista, è stata portata in Israele dall'Ucraina. Ora vive a Netanya, a nord di Tel Aviv - Reuters

Israele ha ricordato oggi i sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Come ogni anno, al suono di una sirena, l'intero paese si è fermato per due minuti a capo chino per ricordare in silenzio i morti. Per la prima volta alle cerimonie erano presenti anche la presidente del Bundestag, Baerbel Bas, e quello delle ferrovie tedesche, Richard Lutz.

Dopo due anni di stop per il covid, si svolge oggi nuovamente in Polonia "la marcia dei vivi" per ricordare
lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti. Guidata da otto sopravvissuti all'Olocausto e dal presidente polacco Andrzej Duda, la marcia copre i 3,2 chilometri fra i campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau. Vi partecipano 2.500 persone, scrive Times of Israel, sottolineando che fra loro vi sono anche profughi ucraini. Per la prima volta è presente una delegazione degli Emirati Arabi Uniti, paese che ha normalizzato le relazioni con Israele,

E in Italia, tra l'altro. monsignor Stefano Russo, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, partecipando a Roma, all'inaugurazione della mostra itinerante "Arte nella Shoah", presso la Pontificia Università Lateranense, promotrice dell'evento insieme all'Ambasciata di Israele presso la Santa Sede, ha sottolineato come "I segnali di antisemitismo sono presenti. Non dobbiamo e possiamo abbassare la guardia. Dobbiamo segnalare che la causa di tutto questo è l'ignoranza e l'indifferenza".


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: