lunedì 31 ottobre 2016
A due settimane dall'inizio dell'offensiva le forze speciali avrebbero sfondato da est. Potrebbe cominciare ora la battaglia decisiva
L'esercito iracheno «è entrato a Mosul»
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Le forze speciali irachene hanno sfondato il fronte orientale e «sono entrate a Mosul». Lo ha annunciato il generale Wissam Araji, dei servizi anti-terrorismo addestrati dagli Usa, citato dall'agenzia Reuters. Il generale afferma che le truppe si trovano nel quartiere orientale di Karama. Contattato telefonicamente a Baghdad, il generale iracheno Mohamad ha confermato all'agenzia Ansa che le truppe sono entrate in città attraverso Gagjali, il primo sobborgo ad est del centro della roccaforte del Califfato. È la prima volta che la battaglia raggiunge la seconda città dell'Iraq, dal giugno del 2014 roccaforte del Daesh nel Paese.

L'ingresso a Mosul avviene a due settimane esatte dall'inizio dell'offensiva congiunta di esercito iracheno, peshmerga curdi e milizie volontarie sciite. Circa 100mila gli uomini impegnati sul terreno (60mila i soldati iracheni, 30mila i peshmerga), supportati dai raid aerei della coalizione internazionale a guida Usa. A preannunciare l'ingresso a Mosul era stato il capo dell'antiterrorismo iracheno, generale Talib Shegati, il quale questa mattina aveva riferito alla Cnn che "i soldati stanno avanzando molto velocemente" e "cominceranno a ripulire la città di Mosul dai terroristi".

L'operazione per liberare la riva sinistra del fiume Tigri a Mosul è cominciata alle 6.30 ora locali su tre fronti. Lo ha riferito l'emittente curda Rudaw. Notizie arrivano anche dagli attivisti anti-Daesh di Mosul, raggruppati in un account collettivo sui social network considerato il più affidabile da quando il sedicente "califfo" Abu Bakr al Baghdadi ha conquistato la città. Nei quartieri orientali il Daesh avrebbe imposto il coprifuoco. La zona occidentale, fanno sapere, "è calma ma la gran parte dei negozi è chiusa".

Potrebbe cominciare ora la battaglia decisiva. Nessuno è in grado di dire quanto potrebbe durare. E soprattutto quale sarà il prezzo in vite umane da pagare.

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