venerdì 15 maggio 2015
​I jihadisti del Califfato sono entrati nella città che si trova a solo 113 km dalla capitale Baghdad.
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La bandiera nera dell'Isis sventola sul complesso degli edifici pubblici di Ramadi, città nella provincia di Anbar, nell'Iraq occidentale. Lo riferiscono fonti locali, secondo le quali l'Isis avrebbe conquistato, dopo violenti scontri con le forze di sicurezza irachene, "l'intera area che comprende gli edifici militari, il quartiere generale della polizia e il consiglio provinciale". Si tratta di un successo significativo. Il Califfato sembrava essere in serie difficoltà. Tra l'altro in questi giorni è stato ucciso il numero due dello Stato Islamico, Abdul Rahman Mustafa Mohammed. Eppure i jihadisti sono riusciti a riprendere l'offensiva nel cuore dell'Iraq e adesso si trovano a 113 km dalla capitale Baghdad. Nei giorni scorsi oltre 80 capi tribali sunniti del governatorato di Anbar, nell'ovest dell'Iraq, hanno firmato una petizione per chiedere al premier Haider al Abadi di consentire la partecipazione delle milizie sciite della Mobilitazione popolare alle operazioni militari in corso nell'area. Negli scontri per la conquista della città sono morti venti soldati iracheni e altri 60 sono rimasti feriti, secondo fonti della sicurezza. I jihadisti sono riusciti a penetrare in vari quartieri della città. Nel quartiere di Al Jamia, prossimo agli edifici governativi, i miliziani hanno ucciso almeno 13 membri delle forze di sicurezza e ne hanno ferito altri 40. Due autobobombe sono esplose contro un commissariato di polizia ad al Majd, in pieno centro, causando la morte di sette guardie di sicurezza, mentre altre 20 sono rimaste ferite. I Jihadisti hanno conquistato anche Albu Eluan, altro quartiere centrale, e stanno dando la caccia al capo dell'omonima tribù, che si è schierata con le forze governative. I miliziano hanno poi catturato diversi membri del comitato di sicurezza del consiglio comunale di Al Anbar, compreso il direttore, Ahmed Hami. Molti civili sono scappati, alcuni hanno abbandonato i loro veicoli in strada per mettersi al sicuro.
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