giovedì 4 ottobre 2018
«Mister Topo» è il portavoce della Protezione civile: non lascia, neanche per curarsi. Un eroe per caso, come l'operatore della torre di controllo che si è immolato per salvare un aereo
Sutopo Purwo Nugroho, 48anni, portavoce della Protezione civile indonesiana

Sutopo Purwo Nugroho, 48anni, portavoce della Protezione civile indonesiana

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Da una settimana «Pak Topo» (Mister Topo, com'è conosciuto dai suoi compatrioti) è la voce ufficiale della catastrofe che ha devastato le coste di Sulawesi, aggiornando con puntualità sulla distruzione, i soccorsi e anche sul numero crescente di vittime in una situazione in sé difficile da spiegare e accogliere. Un compito ingrato ma necessario, il suo, portato avanti con puntiglio. Tuttavia, in molti negli ultimi tempi avevano notato la sua difficoltà di concentrazione e la crescente stanchezza fino all'ammissione in un post online della sua personale lotta per la vita. Sutopo Purwo Nugroho, 48anni, portavoce della Protezione civile indonesiana, sa di avere poco tempo davanti e ha fatto in diverse occasioni dell'ospedale dove lotta contro il cancro ai polmoni la sua sede di lavoro.

Anche dopo la diagnosi senza speranza, ha scelto di restare al suo posto per far valere la sua esperienza in una terra sottoposta alla più devastanti forze della natura e dove le iniziative di prevenzione e di soccorso sono sempre difficili da organizzare e attuare.

Mister Topo è così diventato un altro personaggio-simbolo della catastrofe di Sulawesi, insieme al giovane controllore di volo che, mentre il 28 settembre la terra tremava per la scossa di magnitudine 7.5 ha scelto di restare al suo posto nella torre di controllo di Palu a guidare il decollo dell'ultimo aereo prima di saltare verso la morte dall'edificio che si sgretolava.

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