lunedì 1 febbraio 2021
Domenica sono scesi in piazza migliaia di sostenitori
Un manifestante schiacciato dagli agenti sulla neve

Un manifestante schiacciato dagli agenti sulla neve - Reuters

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La Ue non ci sta ed è pronta a fare sentire la sua voce sull’incarcerazione di Alexei Navalny e sulle violenze della polizia alle manifestazioni di ieri, malgrado Mosca abbia più volte consigliato di astenersi e definire l’arresto del politico di opposizione ‘un affare interno’. Quella che inizia oggi è una settimana particolarmente nevralgica per il dissidente e il suo team. Navalny comparirà davanti al giudice per ben due volte, domani e probabilmente anche venerdì, per i due processi che lo vedono imputato. In uno rischia fino a tre anni e mezzo di reclusione per appropriazione indebita. Una sentenza che verrà inevitabilmente letta come politica da tutti coloro che nel mondo stanno seguendo le vicende del dissidente, a partire dallo scorso agosto, quando fu avvelenato con l’agente nervino a Tomsk, in Siberia, dove si trovava per la campagna elettorale in vista del voto regionale, che si è tenuto a settembre e che ha visto per la prima volta due suoi candidati eletti in due province nella parte centrale del Paese.

La condanna di Usa e Ue. Mosca alza la voce

​L’alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell ha criticato gli arresti di massa e l’uso sproporzionato della forza da parte della polizia. Antony Blinken, il Segretario di Stato della neo insediata amministrazione Biden, ha parlato di ‘tattiche brutali’. La reazione di Mosca non si è fatta attendere e se dal ministero degli Esteri parlano di "grossolane inferenze". L’ex premier e attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmirtry Medvedev, si è andato giù ancora più pesante, definendo Navalny una "canaglia politica" che utilizza metodi ‘cinici e spregiudicati’ per arrivare al potere.

I sostenitori di Navalny a Mosca

I sostenitori di Navalny a Mosca - Reuters

Fin qui le parole. A preoccupare ancora di più sono i fatti. Le pressioni sulla Germania perché interrompa i lavori sul North Stream 2, la pipeline che porterà il gas russo in Europa, stanno aumentando e arrivano non più solo da alcuni Paesi Ue, in testa la Francia, ma anche dagli Usa. A questo proposito Medvedev ha detto di essere ottimista, ma ha anche sottolineato come la Russia possa usare armi giudiziarie nel caso in cui Berlino dovesse davvero ripensarci.

Più di 5.000 arresti

​Intanto, nella Russia del giorno dopo, si fa la conta degli arresti, che questa volta hanno raggiunto il numero record di oltre 5.400 unità. Yulia Navalnaya, moglie del politico, dopo essere stata fermata ieri dalla polizia, oggi è stata multata per 20mila rubli, circa 210 euro, per aver preso parte alle manifestazioni in difesa del marito.

Yulia Navalnaya: la moglle del dissidente è stata fermata per qualche ora domenica

Yulia Navalnaya: la moglle del dissidente è stata fermata per qualche ora domenica - Ansa




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