lunedì 16 agosto 2021
Quasi 1300 vittime ma ci sono ancora migliaia di dispersi. Francesco: "la comunità internazionale sia solidale"
Sale il bilancio delle vittime, quasi 1300 morti. L'appello del Papa

Reuters

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Sono salite a 1.297 le vittime accertate del terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito Haiti due giorni fa e si scava ancora tra le macerie anche se con il passar delle ore si affievoliscono le speranze di trovare persone ancora vive. Gli ospedali hanno accolto oltre 5.700 feriti e sono ormai saturi. Il timore è che la situazione si possa ulteriormente aggravare nelle prossime ore, a causa del previsto arrivo della tempesta tropicale Grace.

Il primo ministro Ariel Henry ha dichiarato lo stato d'emergenza, la misura resterà in vigore per un mese in un paese già gravemente provato da una profonda crisi civile e politica: solo un mese fa l'uccisione del presidente Moise. Il terremoto di sabato è stato più forte rispetto al devastante terremoto del 2010 che ha ucciso più di 220 mila persone ma il suo epicentro è stato più lontano dalla capitale. L'epicentro del sisma è stato individuato a 8 chilometri da Petit Trou de Nippes, a una profondità di 10 chilometri ed alla prima scossa ne hanno fatto seguito altre, in uno sciame sismico che continua a scuotere l'isola. Stamane una seconda violenta scossa.

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L'appello di Papa Francesco: "la comunità internazionale sia solidale"

Il Papa all'Angelus ha pregato per la popolazione colpita dal terremoto. "Desidero esprimere la mia vicinanza a quelle care popolazioni colpite duramente dal sisma. Mentre elevo al signore la mia preghiera per le vittime rivolgo la mia parola di incoraggiamento ai sopravvissuti, auspicando che verso di loro si muova l'interesse partecipe della comunità internazionale - ha sottolineato il Papa, la solidarietà di tutti possa lenire le conseguenze della tragedia".

Stiamo ancora patendo per la pandemia, ma dobbiamo anche allargare il nostro sguardo. Come in questo momento non pensare all'Afghanistan dove i talebani fanno scempio di donne e bambini? Come non pensare ai nostri fratelli di Haiti alle prese con un nuovo devastante terremoto? C'è tanta sofferenza nell'umanità, ma è una sofferenza che è destinata ad essere redenta dalla luce di Cristo e noi siamo chiamati come Maria ad essere ambasciatori di tutti i nostri fratelli sofferenti e di tutti i problemi dell'umanità". Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel corso della celebrazione eucaristica della solennità della Beata Vergine Maria dell'Assunta.

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