venerdì 15 aprile 2022
Sette civili uccisi a Kharkiv durante uno sfollamento. Onu: quasi 2mila morti. Biden non andrà a Kiev. Riapre l'ambasciata italiana. "Frammento della Croce affondata con il Moskva"
Zelensky: prepararsi a minaccia nucleare. Mosca espelle 18 diplomatici Ue

Reuters

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"Dobbiamo tutti essere pronti alla minaccia nucleare della Russia". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Cnn. "Siamo preoccupati dal possibile uso di armi nucleari, ma tutto il mondo dovrebbe esserlo, non solo l'Ucraina", ha detto. E la tensione sembra salire di ora in ora. Dagli Stati Uniti si fa sapere che il primo volo con le nuove armi
Usa destinate all'Ucraina arriverà nella "regione" nelle prossime 24 ore, mentre dal canto suo la Russia ha dichiarato "persona non grata" 18 membri della rappresentanza Ue in Russia, che dovranno lasciare il Paese a breve. L'Unione Europea ha fatto sapere di deplorare questo atto.

Nelle stesse ore l'annuncio della riapertura dell'ambasciata italiana a Kiev:il nostro rappresentante Pier Francesco Zazo è rientrato nella capitale da Leopoli. Lo stesso ha fatto il rappresentante francese.

Nella parte orientale dell'Ucraina la situazione sembra particolarmente difficile a Mariupol, la città martire del Sud del Paese isolata dall'inizio dell'invasione. Inoltre, l'aumento dei combattimenti nell'Est può compromettere i nove corridoi umanitari che sono stati concordati per oggi dal Lugansk, compresa la stessa Mariupol. Il governo ucraino spiega che "funzioneranno con la riserva dello stop dei bombardamenti delle forze russe". A distanza di poche ore la notizia che sette civili ucraini sono rimasti uccisi in un attacco russo contro gli autobus usati per le evacuazioni vicino a Kharkiv, nell'Ucraina orientale. Lo ha reso noto l'Ufficio del procuratore generale ucraino, ma non vi sono altre conferme.

Il comandante della 36/a brigata della Marina ucraina, il maggiore Serhiy Volyna, ha lanciato un appello alle autorità a "sbloccare Mariupol il prima possibile, militarmente o politicamente": secondo Volyn, da questa mattina sono in corso "feroci combattimenti, i russi avanzano in modo aggressivo, la situazione è critica".

Lo ha spiegato in un'intervista all'Ukrainska Pravda: "Non abbiamo intenzione di arrenderci, ma la situazione sta precipitando".

Nel contempo la Russia ha sollecitato le forze ucraine che ancora resistono a Mariupol ad arrendersi. Il generale russo Mikhail Mizintsev ha promesso che "a tutti coloro che deporranno le armi avranno salva la vita". E l'apertura di corridoi per poter lasciare la città.

Il consiglio comunale della città sul mare d'Azov ha affermato che gli occupanti russi hanno iniziato a riesumare i cadaveri sepolti nei cortili delle case. Lo scrivono i funzionari su Telegram, citati dalla Bbc. "I soldati russi non stanno permettendo ai residenti di seppellire le persone, ogni cortile ora ha un supervisore per far rispettare questa regola". A Mariupol ci sarebbero, secondo Kiev, 13 forni crematori mobili e le autorità cittadine sospettano che i russi stiano cercando di coprire i crimini di guerra.

La Russia ha fatto sapere che aumenterà il numero e la portata degli attacchi missilistici su obiettivi a Kiev in risposta agli atti di sabotaggio sul suo territorio da parte delle forze ucraine: lo riporta Interfax, che cita il ministero della Difesa russo.

Almeno 1.982 morti e 2.651 feriti: è il bilancio aggiornato delle vittime civili in Ucraina dal 24 febbraio scorso. Fra le 1.982 vittime, secondo quanto registrato dall'Ufficio dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, vi sono anche 72 bambini, 34 ragazze, 56 ragazzi e 323 donne.

Finora 198 bambini sono stati uccisi e più di 355 feriti in Ucraina a seguito dell'aggressione della Federazione Russa. L'ufficio del procuratore generale ucraino ha precisato che "queste cifre non sono definitive e che la maggior parte delle vittime si registra nella regione di Donetsk, di Kiev e di Kharkiv". A causa dei massicci bombardamenti da parte delle forze russe di città e villaggi ucraini, 1.018 istituzioni educative sono state danneggiate, 95 delle quali sono state completamente distrutte.

Sono anche oggi nove i corridoi umanitari "concordati" per consentire ai civili di lasciare le zone assediate dell'Ucraina, anche la città di Mariupol. Nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia sono state concordate vie di fuga da Mariupol, Berdyansk, Tokmak ed Enerhodar, ha reso noto via Telegram la vice premier Iryna Vereshchuk. Altri corridoi umanitari nella regione di Luhansk. I civili a Severodonetsk, Lysychansk, Popasna, Hirske e Rubizhne potranno raggiungere Bachmut, nella regione di Donetsk, - ha osservato - se verrà rispettato un cessate il fuoco.

Si è tornato a discutere a livello politico della parola "genocidio" utilizzata nei giorni scorsi dal presidente statunitense Joe Biden e su cui il presidente francese Emmanuel Macron aveva preso le distanze. "Non abbiamo gli elementi per verificare se sia già o meno un genocidio", ma "le atrocità sono sotto gli occhi di tutti" ha spiegato il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ricordando "200 bambini morti, 2.000 civili ammazzati" in Ucraina. "Siamo stati uno tra i primi Paesi al mondo a chiedere alla Corte penale internazionale di verificare tutti i crimini di guerra e - ha aggiunto Di Maio - attraverso l'Ue forniremo tutte le prove a nostra disposizione per verificare se ci siano stati dei crimini di guerra".

La nave da guerra russa "Moskva" è affondata

E' affondato l'incrociatore missilistico russo Moskva, che Kiev aveva rivendicato di aver colpito.

La nave ammiraglia della Russia nel Mar Nero è andata a fondo dopo un'esplosione e un incendio che l'Ucraina ha sostenuto essere un attacco missilistico riuscito, mentre il Cremlino ha accusato Kiev di prendere di mira i suoi cittadini spingendosi oltre il confine.

La conferma è arrivata dalla Russia ma solo nella notte tra giovedì e venerdì, e in particolare dal ministero della Difesa russo: "Ha perso stabilità ed è affondato mentre veniva rimorchiato durante una tempesta".

Il ministero della difesa russo già giovedì nella giornata aveva detto che l'esplosione della nave era stata il risultato dell'esplosione di munizioni, ma solo in serata ha aggiunto che il danno originato dalla deflagrazione le ha fatto "perdere l'equilibrio" mentre veniva rimorchiata nel porto.
"Dato il mare agitato, la nave è affondata", ha minimizzato ancora l'agenzia di stampa statale russa Tass, citando il ministero. Da parte ucraina, il portavoce militare di Odessa Sergey Bratchuk ha affermato che la nave è stata colpita da missili da crociera Neptune nazionali, dopo il lancio in contemporanea di un drone distrutto dai russi. Confermata la morte del comandante dell'incrociatore, Anton Kuprin, che sarebbe avvenuta durante l'esplosione e l'incendio a bordo della nave prima dell'affondamento.

Si tratta di un duro colpo per la flotta militare russa, come il Pentagono non ha mancato di rimarcare, pur ammettendo di non poter verificare in "modo indipendente" se l'incrociatore russo nel Mar Nero sia stato colpito da un missile dell'Ucraina.

"Anche una reliquia della Croce a bordo dell'incrociatore"

Con l'incrociatore russo Moskva, colpito dai missili ucraini, potrebbe essere finita in fondo al Mar Nero anche una sacra reliquia del Cristianesimo: un pezzo di legno che si crede provenisse dalla vera croce di Gesù Cristo. A riportarlo è la Tass, ricordando come la Chiesa russa ortodossa annunciò all'inizio del 2020 che il piccolo frammento sacro appartenuto a una chiesa cattolica era stato acquistato da un anonimo mecenate d'arte che lo volle donare alla flotta russa di stanza nel Mar Nero. Fu così che la reliquia finì sulla Moskva, che a bordo aveva una cappella in cui veniva celebrata la messa per l'equipaggio. Il pezzo di legno viene descritto come minuscolo, della grandezza di pochi millimetri, ed era incastrato in una piccola croce di metallo del diciannovesimo secolo a sua volte custodita in un reliquiario.

La diffida di Mosca agli Usa: basta armi all'Ucraina

Mosca in risposta ha inviato a Washington questa settimana una nota diplomatica formale avvertendo che le spedizioni Usa e Nato di sistemi d'arma "più sensibili" all'Ucraina stanno "alimentando" il conflitto e potrebbero portare a "conseguenze imprevedibili": lo riporta il Washington Post (Wp), che ha visionato una copia del documento.

L'iniziativa segue l'approvazione da parte del presidente americano Joe Biden dell'invio di nuove armi, inclusi elicotteri Mi-17 e Howitzer da 155 mm, per altri 800 milioni di dollari.

Erano circolate delle voci anche su una possibile visita a Kiev del presidente Usa, ma la Casa Bianca ha smentito. "No, non manderemo il presidente in Ucraina" ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, confermando comunque che l'amministrazione sta decidendo chi invierà a Kiev. Secondo indiscrezioni, potrebbe trattarsi del capo del Pentagono Lloyd Austin o del segretario di Stato Antony Blinken.



Sembra che le truppe russe abbiano attaccato una fabbrica di missili vicino alla capitale ucraina Kiev. Stando al ministero della Difesa di Mosca. Secondo il portavoce, Igor Konashenkov, missili Kalibr sono stati lanciati contro lo stabilimento Vizar, circa 5 chilometri a sudovest della periferia della città.
Non ci sono conferme da parte ucraina, ma durante la notte a Kiev sono state avvertite forti esplosioni.​

Nella notte il presidente ucraino Volodyìmyr Zelensky è tornato a parlare con i suoi connazionali con un discorso dai toni patriottici: "Abbiamo già resistito 50 giorni. 50 giorni di invasione russa, anche se gli occupanti ci avevano dato un massimo di cinque". "Cinquanta giorni della nostra difesa sono un risultato. Un risultato di milioni di ucraini", ha aggiunto. "Durante i 50 giorni di questa guerra, l'Ucraina è diventata un eroe per tutto il mondo libero. Per coloro che hanno il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. Per coloro che non sono avvelenati dalla propaganda".

Mosca contro l'adesione alla Nato di Finlandia e Svezia mentre il Pentagono annuncia l'invio di armi a Kiev in una settimana. Per il Cremlino, con l'adesione dei due paesi alla Nato "cambierebbe radicalmente la situazione politico-militare". E annuncia che si difenderà con "conseguenze tra le più indesiderabili" perché "il Baltico non sarà più considerato non nucleare".

Domande & Risposte. Cosa succederà quando Svezia e Finlandia entreranno nella Nato?

Unione Europea al lavoro su embargo del petrolio dalla Russia

Mentre il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato la costruzione di nuovi gasdotti dalla Siberia per aumentare l'esportazione di gas e petrolio verso Est e Sud. L'Ue sta lavorando per arrivare ad approvare un embargo all'importazione di petrolio dalla Russia, per via della guerra in Ucraina, probabilmente graduale come quello deciso per il carbone, che entrerà in vigore definitivamente solo nel prossimo agosto. La notizia è stata riportata dal New York Times. Secondo il quotidiano, che cita varie fonti Ue, è improbabile che una decisione venga presa prima del 24 aprile, quando ci sarà il ballottaggio delle presidenziali francesi, per evitare che una fiammata dei prezzi del greggio avvantaggi la sfidante Marine Le Pen. I prezzi della benzina sono un tema molto sensibile in Francia.

Manca ancora l'unanimità tra i 27 Stati membri su una misura del genere: Germania e Ungheria sono tra i Paesi che più apertamente resistono ad adottare misure sull'energia che tocchino anche il petrolio (e, ancora di più, il gas).



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