sabato 12 ottobre 2019
Piogge torrenziali fino a un metro, decine di migliaia di case senza elettricità. E una scossa sismica di magnitudo 5,7
Distruzione per l'avvicinarsi del tifone a Ichihara, nella prefettura di Chiba (Ansa)

Distruzione per l'avvicinarsi del tifone a Ichihara, nella prefettura di Chiba (Ansa)

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Il tifone Hagibis ha toccato terra in Giappone, poco prima delle 12 italiane, nella penisola di Izu a sud di Tokyo, mentre il Paese si prepara alla tempesta più grave degli ultimi sessant'anni. Lo ha fatto sapere l'Agenzia meteorologica nazionale. Preoccupa il livello delle acque dopo le piogge torrenziali, fino a 1.000 mm nella regione del Tokai.

Si contano le prime vittime. Un uomo è morto a Ichitara, nella prefettura di Chiba, quando i venti hanno ribaltato la sua auto prima che il tifone arrivasse sulla terraferma. Un altro è stato travolto da una slavina a Tomioka-shi, nella prefettura di Gunma. Tre persone risultano disperse e altre cinque ferite, sempre per il maltempo. Decine di migliaia di abitazioni sono rimaste senza corrente. Sette milioni di persone hanno ricevuto ordine di evacuazione non obbligatorio, per il pericolo di ondate, alluvioni e frane, e almeno 13.500 persone sono andate nei rifugi. Già più di 1.660 i voli cancellati e molti i treni soppressi.

Hagibis, che corre a una velocità di 30 chilometri l'ora, è sospinto da venti che soffiano a più di 210 chilometri l'ora ed è la prima tempesta dichiarata «molto forte» a colpire l'isola di Honshu dal 1991, quando fu introdotta la categorizzazione. Secondo l'Agenzia meteorologica, è paragonabile al tifone che nel 1958 colpì le zone orientali e centrali del Giappone causando oltre 1.200 vittime.

Sempre nella zona in allarme per il tifone, una scossa sismica di magnitudo 5,7 ha colpito la prefettura di Chiba, che include la periferia orientale di Tokyo e la penisola rurale di Boso, nella regione di Kanto.

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