mercoledì 24 marzo 2021
La cancelliera si è assunta tutta la responsabilità per quello che ha definito "un errore". L'unica misura sarà la sospensione del piano per le riaperture
La cancelliera Angela Merkel stamani al Bundestag, a Berlino

La cancelliera Angela Merkel stamani al Bundestag, a Berlino - Ansa

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"So che tutta questa faccenda innesca maggiore incertezza, me ne rammarico profondamente e chiedo scusa a tutti i cittadini". Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel in conferenza stampa, dopo aver annunciato la marcia indietro sul lockdown rigido annunciato appena ieri di fronte all'aumento di casi di Covid. Stamani la cancelliera ha convocato a sorpresa i premier dei Laender, dopo le critiche suscitate dall'esito della riunione di pochi giorni fa.

Merkel ha definito "un errore" le decisioni restrittive annunciate in vista della Pasqua. "Se possibile, deve essere corretto in tempo. Penso che sia ancora possibile", ha dichiarato la cancelliera, che si è assunta tutta la responsabilità.

Non ci sarà alcuna alternativa al piano di restrizioni concordato a livello federale e regionale e poi revocato, ha precisato la stessa cancelliera, che si è poi presentata in Parlamento per rispondere alle domande dei deputati. Replicando a un parlamentare dell'opposizione, Merkel ha spiegato che l'unica misura sarà quella, già decisa, di "tirare il freno di emergenza" sul progressivo allentamento delle restrizioni, con la sospensione dei piani di riapertura, di fronte a un'incidenza superiore ai 100 casi per 100mila abitanti per tre giorni consecutivi.

Anche la Conferenza episcopale tedesca ieri aveva espresso perplessità sulla richiesta, contenuta nel piano per il lockdown pasquale, di non celebrare le Messe con i fedeli in chiesa limitandosi anche a Pasqua alla diffusione via web della celebrazione eucaristica. "A Natale abbiamo dimostrato che siamo in grado di celebrare Messa con attenzione. Non intendiamo rinunciarvi a Pasqua", aveva scritto su Twitter il presidente della Conferenza episcopale tedesca, Georg Baetzing, aggiungendo: "La Pasqua è la festa più importante della Chiesa cattolica, le Messe non sono un'appendice".

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