giovedì 1 giugno 2017
Fascicolo sul segretario generale di En Marche! e ministro della Coesione territoriale Richard Ferrand: l'ipotesi appropriazione indebita. Oggi il governo presenta una legge sulla moralizzazione
Il ministro della Coesione territoriale e segretario generale di En Marche! Richard Ferrand (Epa)

Il ministro della Coesione territoriale e segretario generale di En Marche! Richard Ferrand (Epa)

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In Francia, è il primo scandalo politico-finanziario ad interferire con i progetti del neo-presidente centrista Emmanuel Macron, eletto anche grazie alla promessa di «moralizzare» la vita politica, dopo le disavventure giudiziarie che negli ultimi anni hanno azzoppato i partiti tradizionali neogollista e socialista.
A pochi giorni dalle elezioni legislative (11 e 18 giugno), un’inchiesta preliminare è stata aperta in Bretagna ai danni di Richard Ferrand, attuale ministro della Coesione dei Territori e segretario generale del movimento politico dello stesso Macron. Proveniente dai ranghi socialisti, Ferrand è sospettato di appropriazione indebita per aver favorito dei familiari attraverso operazioni immobiliari ai tempi in cui dirigeva un importante gruppo mutualistico bretone.
Il procuratore della Repubblica Eric Mathais ha precisato che l’inchiesta, affidata alla Direzione interregionale di polizia di Rennes, dovrà raccogliere elementi per comprendere se i fatti «possono rappresentare o no un’infrazione penale nel campo della gestione dei beni, o una trasgressione ai doveri di probità e alle regole specifiche del codice degli enti mutualistici».
L’inchiesta è stata aperta dopo una serie di rivelazioni sempre più imbarazzanti apparse sul settimanale Le Canard enchaîné e sul quotidiano Le Monde.
In termini di calendario politico, l’annuncio giunge forse nel momento peggiore per Macron. Proprio oggi, con una conferenza stampa, il guardasigilli François Bayrou presenterà le grandi linee del progetto di legge per la moralizzazione della vita politica, ovvero il primo importante atto legislativo dell’era Macron.



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