martedì 3 marzo 2020
I risultati ancora parziali danno il blocco che risponde al primo ministro vicino alla maggioranza di 61 seggi necessaria per formare il governo. Il premier ringrazia gli elettori: 36 seggi al Likud
Netta vittoria di Netanyahu. «Un successo gigantesco»

Reuters

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"La più grande vittoria della mia vita". Cosi il premier Benyamin Netanyahu ha definito nel discorso al partito l'esito del voto per le elezioni legislative di ieri. "Gli israeliani ci hanno dato fiducia - ha aggiunto - perché sanno che gli abbiamo portato la migliore decade nella storia di Israele". "E' stata una grande vittoria per la destra, ma prima di tutto e soprattutto - ha concluso - una vittoria per noi uomini del Likud".

Con l'81% dei voti scrutinati il blocco di destra guidato da Benjamin Netanyu ha 60 seggi su 120 alla Knesset, ad un soffio dalla maggioranza di 61. Il Likud si conferma primo partito del Paese con 36 seggi e distacca di 5 punti 'Blu-Bianco' di Benny Gantz, fermo a 31, mentre il blocco di centrosinistra è a 53 seggi (compresi i partiti arabi). Avigdor Lieberman ha 7 seggi. Terzo partito del Paese è la Lista Araba Unita che riporta, al momento, 15 seggi. Manca ancora lo scrutinio del voto dei soldati e dei diplomatici all'estero.

Il 'Mago' ha quindi fatto un nuovo miracolo: il Likud di Benjamin Netanyahu torna ad essere il primo partito in Israele con 36 seggi, ribaltando i pronostici della vigilia e l'ultima tornata elettorale dello scorso settembre.

La partita di queste elezioni - le prime al tempo del coronavirus in Israele, con 18 seggi speciali dedicati agli oltre 5.600 israeliani in quarantena - sembra quindi essere ancora bloccata anche se, innegabilmente, il risultato di stasera - se sarà confermato dai dati reali - è un trionfo per Netanyahu che il 17 marzo dovrà affrontare in tribunale il processo per le accuse gravissime di corruzione, frode e abuso di potere.

Il quadro che esce dal voto - confermato anche da altri exit poll - pare dunque più certo rispetto alle precedenti tornate elettorali ma ancora non chiaro, anche se è possibile che dallo spoglio reale possa uscire quel seggio che manca attualmente alla destra. Oppure nelle trattative con i partiti che sicuramente nei prossimi giorni Netanyahu comincerà per portare a casa quell'unico scranno che al momento lo divide dalla vittoria completa, e eclatante, che il terzo voto in un anno gli ha regolato. Altro dato rilevante in Israele è l'alta affluenza registrata questa volta (la più alta dal 1999) rispetto alle ultime due: è riuscita a sconfiggere sia l'apatia sia la paura dell'infezione da Covid-19.

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