martedì 29 giugno 2021
Nel 2020 nei ventisette Paesi della Ue la produzione di elettroni proveniente dalle rinnovabili ha battuto i combustibili fossili. L'importante traguardo è stato annunciato dall'Eurostat
Pale eoliche a Varese Ligure

Pale eoliche a Varese Ligure - Ansa

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Nel 2020 nella Ue la produzione di energia da fonti rinnovabili ha superato, per la prima volta, quella da combustibili fossili. L'importante traguardo, significativo se si pensa che meno di dieci anni fa i combustibili fossili generavano il doppio dell'elettricità rispetto alle fonti rinnovabili, è stato annunciato dall' Eurostat, che ha sottolineato come l'anno scorso l'elettricità pulita abbia superato la soglia di 1 milione di Gigawatt all'ora, quasi trentamila GWh in più rispetto alla produzione da combustibili fossili.

Anche per quanto riguarda il nucleare, la produzione di elettricità è diminuita del 6,3% rispetto al 2019, al minimo dal 1990. È stata la pandemia a dare un contributo fondamentale alle fonti di energia pulite. La produzione di energia elettrica da fonti fossili, infatti, è calata del 9,8% rispetto al 2019, al livello più basso dal 1990.

La speranza che questo processo possa essere accelerato è stata espressa dalla presidente della commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta, che, commentando gli ultimi dati, ha detto: "I dati odierni indicano che siamo sulla buona strada e che l'Unione europea può essere leader e guida di questa trasformazione".

"Abbiamo l'opportunità di utilizzare il bilancio settennale dell'Ue, insieme alle risorse del Next generation Ue, per accelerare la transizione dai combustibili fossili e centrare gli obiettivi in materia di clima", ha detto ancora la presidente della commissione ambiente, "In particolare, serve uno sforzo maggiore sui settori eolico e solare, che hanno subito incrementi che sono ancora insufficienti rispetto ai livelli che dobbiamo raggiungere nel prossimo decennio".


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