lunedì 5 aprile 2021
Tra i provvedimenti annunciati per un «cauto ritorno alla libertà», due tamponi rapidi gratuiti alla settimana per tutti e sperimentazione di un certificato per accedere a stadi e discoteche
Il premier britannico ha annunciato le novità per le prossime settimane in relazione alla pandemia

Il premier britannico ha annunciato le novità per le prossime settimane in relazione alla pandemia - Reuters

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Due tamponi rapidi gratuiti alla settimana per tutti e sperimentazione di un certificato vaccinale per accedere a stadi e discoteche. Sono queste le novità presentate ieri dal premier britannico Boris Johnson, a un anno esatto dal suo ricovero in ospedale per Covid, in vista del cauto «ritorno alla libertà» del Regno Unito.

Per i viaggi all’estero, ha sottolineato, «credo che sia ancora presto per prenotare una vacanza».
Il graduale allentamento del lockdown prevede che lunedì prossimo, 12 aprile, riaprano negozi, pub, parrucchieri e ristoranti all’aperto; il 17 maggio sarà la volta di cinema, musei, teatri e hotel. Cuore della strategia è il tracciamento.

Da venerdì prossimo, adulti e bambini (anche se asintomatici) potranno sottoporsi due volte alla settimana, gratuitamente, a un test rapido di positività nei centri dedicati, in farmacia, per posta. La misura mira a incoraggiare il monitoraggio dei contagi, soprattutto di quelli causati dalle varianti, e a consolidare l’immunità raggiunta con la campagna vaccinale che ha toccato quota 37 milioni di dosi somministrate (a fronte di 2.762 contagi e 26 decessi nelle ultime 24 ore). Confermata anche la sperimentazione di un certificato digitale, contenente informazioni su iniezioni immunizzanti effettuate, tamponi e test sierologici, per l’accesso a stadi, teatri e discoteche.

Uno degli eventi in cui lo strumento verrà testato è la finale di campionato di calcio a Wembley. L’evoluzione del certificato potrebbe diventare il «passaporto vaccinale» da utilizzare nei viaggi all’estero. L’idea, su lo stesso Johnson è stato molto prudente, non piace a tutti: nell’eventualità di un voto a Westminster rischia di essere affossata dall’opposizione e da una fronda di 41 deputati conservatori che la considerano «discriminatoria».

Contrariamente alle attese, il governo ha confermato che è troppo «presto per prenotare le vacane all’estero». Un gruppo di lavoro sta studiando un sistema «a semaforo» di cui verranno resi noti i dettagli nei prossimi giorni. Secondo alcune anticipazioni, l’obbligo di quarantena sarà previsto solo per chi torna in patria dai Paesi classificati con colore «rosso» o «ambra» a seconda del numero di infezioni e di vaccini somministrati. Nessun isolamento sarà invece previsto per chi arriverà dai Paesi in «verde».

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