martedì 21 aprile 2020
Secondo il rapporto di un network globale umanitario, nel 2019 erano in 135 milioni a soffrire l'insicurezza alimentare. Per il Pam il dato potrebbe quasi raddoppiare nel 2020 a causa del Covid–19
Manifestazione contro l'insicurezza alimentare in Colombia

Manifestazione contro l'insicurezza alimentare in Colombia - Reuters

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La pandemia di Covid-19 potrebbe quasi raddoppiare il numero di quanti soffrono la fame acuta: il numero potrebbe raggiungere gli oltre 250 milioni di persone entro la fine del 2020. È questo l’allarme lanciato ieri dal Programma alimentare mondiale dell’Onu nel giorno in cui un network internazionale formato da 15 partner delle Nazioni Unite, agenzie governative e non, che lavora per identificare le cause principali di fame estrema, ha lanciato una nuova edizione del Rapporto globale annuale sulle crisi alimentari.

Le proiezioni del Pam indicano in 265 milioni il numero di persone nei Paesi a medio e basso reddito che si troveranno, nel 2020, ad affrontare un’insicurezza alimentare acuta, con un aumento di 130 milioni rispetto ai 135 milioni di persone del 2019. Questo a seguito dell’impatto economico del Covid-19.


In questo contesto, è essenziale che i programmi di assistenza alimentare siano mantenuti operativi, inclusi i programmi del Programma alimentare mondiale che rappresentano un aiuto salvavita per quasi 100 milioni di persone vulnerabili nel mondo. «Il Covid-19 è potenzialmente catastrofico per milioni di persone la cui vita è già appesa a un filo, è un colpo micidiale per altri milioni di persone che possono mangiare solo se hanno un’entrata – sottolinea Arif Husain, capo economista del Pam –. I blocchi e la recessione economica globale hanno già decimato i loro risparmi. Basta solo un altro choc, come il Covid-19, per spingerli nel baratro. Dobbiamo agire collettivamente ora per mitigare l'impatto di questa catastrofe globale».

Il rapporto diffuso ieri dal Network globale contro le Crisi Alimentari (di cui fanno parte anche Unicef, Fao e Unione Europea) indica che, alla fine del 2019, 135 milioni di persone in 55 Paesi e territori hanno vissuto condizioni di insicurezza alimentare acuta (Fase 3 o superiore). Inoltre, nei 55 paesi in crisi alimentare presi in esame dal rapporto, 75 milioni di bambini erano colpiti da malnutrizione cronica e 17 milioni da malnutrizione acuta nel 2019. Questo è il livello più alto di insicurezza alimentare acuta e malnutrizione documentato dal network dalla prima edizione del rapporto nel 2017.

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