lunedì 18 maggio 2020
La bozza di risoluzione verrà discussa tra oggi e domani all'assemblea dell'Oms, la prima in videocollegamento
Oltre 100 Stati chiedono all'Oms un'indagine. Pechino: favorevole, ma non ora

Ansa

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"La Cina è a favore di un'inchiesta sul coronavirus dopo aver controllato l'epidemia". Lo ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, nel suo intervento all'Assemblea generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che si tiene oggi e domani in videocollegamento. Aprendo l'assemblea, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aveva dichiarato che l'epidemia di Covid-19 si è trasformata in una pandemia a causa dell'incapacità dei Paesi di collaborare fra loro per contrastarla. "C'è stata solidarietà ma pochissima unità, nella nostra risposta al Covid-19", ha detto Guterres. La mancata osservazione delle raccomandazioni dell'Oms, ha aggiunto, ha "fatto sì che i contagi si siano diffusi globalmente e si stiano spostando al Sud, dove l'impatto della pandemia potrebbe essere ancora più devastante".

Oltre cento Paesi chiedono un'indagine indipendente

L'Unione Europea, l'Australia e altri 116 Paesi chiedono un'indagine indipendente sulla risposta internazionale e dell'Oms alla pandemia, "per valutare l'esperienza conquistata e le lezioni apprese". La risoluzione, appoggiata da oltre la metà dei Paesi membri dell'Oms, sarà discussa nel corso dell'assemblea. La proposta mira ad avviare "un processo graduale di valutazione imparziale, indipendente e globale" delle attività dell'Oms per coordinare la risposta internazionale alla pandemia di Covid-19, tra cui il funzionamento della legge sanitaria internazionale e le sue azioni nel più ampio sistema sanitario Onu. Per essere approvata, la risoluzione dovrà essere appoggiata da almeno due terzi dei Paesi membri dell'Oms.

L'Australia ha già chiesto un'indagine indipendente sulle origini della pandemia e sulla risposta dell'Oms ad essa, mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ripetutamente accusato l'organizzazione di aver permesso alla Cina di nascondere la reale estensione della pandemia. La risoluzione propone che la valutazione indipendente sia avviata "al più presto nel momento più appropriato" e, tra l'altro, esamini "le azioni dell'Oms e i loro tempi a proposito della pandemia di Covid-19".

L'allerta Oms il 30 gennaio, pandemia dichiarata l'11 marzo

L'Oms aveva dichiarato l'emergenza sanitaria globale il 30 gennaio, il massimo livello di allerta; nelle settimane successive, aveva avvertito i Paesi che la "finestra di opportunità" per impedire la diffusione a livello globale del virus si stava chiudendo. I funzionari dell'Oms, tuttavia, ripetutamente descrissero la trasmissione del virus come "limitata" e dissero che il Sars-CoV-2 non era contagioso come l'influenza, mentre gli esperti hanno poi chiarito che la diffusione avviene in modo ancor più veloce. L'agenzia ha dichiarato la pandemia l'11 marzo, dopo che il Covid-19 aveva ormai ucciso migliaia di persone in tutto il mondo e che erano iniziate vaste epidemie in Corea del Sud, Italia, Iran e altrove.

La Cina ritiene "prematuro" l'avvio di un'indagine su origini e diffusione della pandemia del Covid-19 che finora ha colpito più di 4,7 milioni di persone nel mondo, uccidendone oltre 315.000. Nel giorno dell'apertura a Ginevra della prima assemblea virtuale dell'Oms, il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian ha notato che "la stragrande maggioranza dei Paesi su scala globale crede che la pandemia non sia ancora finita".

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