lunedì 31 agosto 2020
Madre di quattro figli, di origine palestinese, è il volto "popolare" del regno hashemita, mediatrice tra mondo islamico e cristiano. Il legame di stima che la lega a papa Francesco
La Regina di Giordania

La Regina di Giordania - Archivio Ansa

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Esempio di emancipazione femminile, icona di stile, mediatrice tra mondo islamico e cristiano, sono molti gli appellativi rivolti alla regina Rania di Giordania, che oggi taglia l’importante traguardo dei 50 anni.

Mezzo secolo vissuto come una favola moderna, lei nata da una famiglia palestinese emigrata in Kuwait e diventata, non nobile, regina, sposando Abdullah nel 1993, quando lui era l’erede al trono. Alla morte di re Hussein, nel 1999, ha affiancato il marito nel non semplice compito di raccogliere l’importante eredità lasciata dal defunto sovrano, firmatario dell’Accordo di Pace con Israele nel 1994.

La regina di Giordania con il marito Hassan

La regina di Giordania con il marito Hassan - Archivio Ansa

Con la salita al trono di re Abdullah, Rania diventa il volto più noto della monarchia hashemita: ogni sua uscita pubblica è un evento capace di portare l'attenzione internazionale sul piccolo regno, che negli anni si è trasformato in un esempio per tutto il Medio Oriente.

La popolarità di Rania è trasversale, supera i confini del mondo arabo e diventa un’icona per le donne occidentali. Oltre all’eleganza, viene sempre ricordata la sua importante carriera professionale: dopo la laurea in Business Administration all’American University del Cairo, lavora nel settore finanziario per CityBank e in quello tecnologico per Apple.

A una cena di gala conosce il suo futuro marito, da cui ha quattro figli, Hussein (erede al trono), Iman, Salma e Hashim.Tra i meriti che tutto il mondo le riconosce c’è l’impegno a favore delle donne e delle minoranze che vivono in Giordania: sostenitrice di progetti di micro-finanza per l’emancipazione economica femminile, Rania ha sempre appoggiato gli istituti cristiani presenti nel regno, a cominciare dalle scuole e dai centri di formazione giovanili.

Un legame di stima e affetto la lega a papa Francesco. Nel 2013 la coppia reale si è recata in udienza in Vaticano e hanno fatto il giro del mondo le immagini dell’inchino che il pontefice le ha riservato. Nel 2014 papa Francesco visita la Giordania e Rania è presente anche durante la tappa di Al Maghtas, il sito archeologico sul fiume Giordano conosciuto come il luogo dove è stato battezzato Gesù. Nel 2016 si è recata in visita al Ristorante della Grazia, gestito da Caritas Amman.

L'incontro a Roma tra papa Francesco e la regina Rania

L'incontro a Roma tra papa Francesco e la regina Rania - Archivio Ansa

In oltre vent’anni di regno Rania ha saputo perfettamente calibrare la sua immagine pubblica, non apparendo mai fuori posto: anche nell'abbigliamento non appare mai eccessiva e cerca di far conoscere i talenti della propria terra. Tra i suoi brand preferiti c'è quello giordano-palestinese Hama Fashion, di cui di solito indossa gli abiti nei colori della bandiera nazionale (nero, rosso, verde e bianco), compresa l'abaya, la tunica tradizionale.

Nel 2011, nel pieno della Primavera Araba scoppiata a fine 2010, è stata capace, con il marito, di non far degenerare le manifestazioni che ci sono state anche nel loro regno e di tutte le consorti del mondo arabo è l’unica a non aver subito contraccolpi di immagine. Lo scorso anno era presente ad Assisi, dove ha accompagnato re Abdullah premiato con la Lampada della Pace.

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