giovedì 13 giugno 2019
Polemica per la sentenza di una Corte d'appello di Sacramento che ha rovesciato le condanne di 5 detenuti che erano stati trovati in possesso di droga. Lo Stato reagisce: resta un reato
Sentenza choc in California: «Sì alla marijuana in cella per i detenuti»
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I detenuti della California possono possedere una modica quantità di cannabis anche in cella. È questa la
sentenza che sta facendo discutere di una Corte d'appello di Sacramento che ha rovesciato le condanne di cinque detenuti che erano stati trovati in possesso di marijuana, facendo riferimento al referendum del 2016 in cui si è legalizzato il possesso di cannabis per tutti i californiani, anche per quelli che sono in prigione. Nella sua sentenza il presidente della Corte d'appello del terzo distretto, Vance W.Raye, ha infatti ricordato che il codice penale californiano criminalizza il consumo di cannabis per i detenuti, ma non affronta la questione del possesso. Quindi, secondo il giudice, le prigioni hanno la possibilità di regolare il possesso di cannabis, come fa con sigarette ed alcol, ma i detenuti non rischiano allungamenti della pena se scoperti.

Immediata la replica del dipartimento carcerario dello Stato che ricorda che "mentre è ancora in corso la revisione della decisione della corte, vogliamo chiarire che l'uso e la vendita di droga nelle prigioni dello Stato rimane proibito". Mentre l'ufficio dell'attorney general della California sta valutando se ricorrere alla Corte Suprema contro la sentenza che di fatto potrebbe legalizzare l'uso della cannabis nelle prigioni statali.

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