mercoledì 20 marzo 2019
Continuano gli omicidi e i rapimenti di preti.
Da sinistra: padre Toussaint Zoumaldé, ucciso in Camerun, e don Joël Yougbaré, di cui non si hanno più notizie in Burkina Faso

Da sinistra: padre Toussaint Zoumaldé, ucciso in Camerun, e don Joël Yougbaré, di cui non si hanno più notizie in Burkina Faso

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Due preti cattolici assassinati in Camerun e Nigeria, mentre in Burkina Faso si teme per un altro pastore sequestrato. Lo sconcerto, l’apprensione e una folla d’interrogativi si sono intrecciati nelle ultime ore sui fronti vicini della pastorale missionaria e dell’impegno pedagogico nelle contrade africane a rischio.

In Camerun

Originario della Repubblica Centrafricana e residente in Ciad, il padre cappuccino Toussaint Zoumaldé è stato ucciso con arma bianca prima dell’alba di ieri. È stato padre Jean Miguina, superiore per la provincia del Ciad e della Repubblica Centrafricana ad annunciare ieri la morte del pastore, molto noto anche come giornalista radiofonico e autore di canti religiosi: «Venuto a Bouar per animare una sessione di formazione dei preti della diocesi, rientrava nella sua missione di Baibokoum in Ciad, attraverso il Camerun. Giunto a Ngaoundéré, voleva passarvi la notte e proseguire l’indomani. Qui, è stato assassinato da uomini ignoti». Sulla dinamica dell’assassinio, mancano per il momento elementi più precisi.

In Nigeria

Nella stessa giornata è stato trovato morto padre Clement Ugwu, della chiesa di San Marco, nello Stato di Enugu, di cui non si avevano notizie da una settimana fa. Il suo corpo è stato trovato a una ventina di chilometri dalla parrocchia. I media avevano ipotizzato un sequestro. Il vescovo, Callistus Onaga, al termine del funerale, ha rivolto un forte appello affinché il crimine efferato non resti impunito. Sono già cinque i sacerdoti uccisi da gennaio nel mondo, uno ogni sedici giorni. Quattro vittime sono state assassinate in Africa.

Nel nord del Burkina Faso, si teme per la vita di padre Joël Yougbaré, della Società per le Missioni africane, rapito domenica scorsa nella stessa provincia amministrativa di Soum che ha Djibo per capoluogo. Il sacerdote si era recato per celebrare la Messa nel villaggio di Bottogui e non ha più dato notizie, come ha precisato monsignor Laurent Dabiré, vescovo di Dori, il capoluogo della regione Sahel, la più settentrionale. Solo un mese fa, il 15 febbraio, vicino alla frontiera meridionale con il Togo, era stato ucciso padre Antonio César Fernández, sacerdote salesiano spagnolo.

Intanto, proseguono le ricerche dell’architetto padovano Luca Tacchetto e della sua amica canadese Edith Blais, rapiti probabilmente tra il 15 e il 16 dicembre mentre dal Burkina si recavano in Togo con obiettivi umanitari.

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