lunedì 9 novembre 2020
L'arcivescovo Gomez si "congratula" con il democratico: "Riconosciamo che si unisce al defunto presidente John F. Kennedy come secondo presidente degli Stati Uniti a professare la fede cattolica"
I vescovi Usa salutano il cattolico Biden: «Difenda la vita»

Ansa

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I vescovi Usa si congratulano con il neo presidente eletto degli Stati Uniti Joe Bidene lanciano un appello per "l'unità nazionale". "Ringraziamo Dio per la benedizione della libertà. Il popolo americano si è espresso in queste elezioni. Ora è il momento che i nostri leader si riuniscano in uno spirito di unità nazionale e si dispongano al dialogo e all'impegno per il bene comune", sottolinea il presidente della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti, l'arcivescovo di Los Angeles Josè H. Gomez che ricorda che Biden è il secondo presidente Usa a professare la fede cattolica. Dopo il defunto presidente John F. Kennedy.

L’assegnazione al candidato democratico della vittoria elettorale nello stato della Pennsylvania proietta Joe Biden alla Casa Bianca come 46° presidente degli Usa. 77 anni, avvocato, da una vita in politica, Biden è stato per 8 anni vicepresidente con Barack Obama. Ha condotto una campagna dai toni moderati, superando di slancio l’avversario Donald Trump, presidente uscente, che è apparso tutt’altro che rassicurante agli americani, segnati dalla crisi Covid-19, da un’economia in frenata e da diverse tensioni che attraversano il Paese, fra cui un crescente scontro razziale.

"Come cattolici e statunitensi, le nostre priorità e la nostra missione sono chiare. Siamo qui per seguire Gesù Cristo, per testimoniare il suo amore nelle nostre vite e per costruire il suo regno sulla terra", continua Gomez. "Credo che in questo momento della storia degli Stati Uniti, i cattolici - aggiunge - abbiano il dovere speciale di essere operatori di pace, di promuovere la fraternità e la fiducia reciproca e di pregare per un rinnovato spirito di vero patriottismo nel nostro Paese".

La democrazia "richiede che tutti noi ci comportiamo come persone virtuose e autodisciplinate. Richiede che rispettiamo la libera espressione delle opinioni e di trattarci gli uni gli altri con carità e civiltà, anche se possiamo essere profondamente in disaccordo nei nostri dibattiti su questioni di diritto e di politica pubblica", precisa Gomez nella sua dichiarazione riportata da Vatican News: "Così facendo, riconosciamo che Joseph R. Biden, Jr. ha ricevuto abbastanza voti per essere eletto 46esimo presidente degli Stati Uniti. Ci congratuliamo con il signor Biden e riconosciamo che si unisce al defunto presidente John F. Kennedy come secondo presidente degli Stati Uniti a professare la fede cattolica. Ci congratuliamo anche con il senatore della California Kamala D. Harris, che diventa la prima donna della storia ad essere eletta vicepresidente".

"Chiediamo alla Beata Vergine Maria, patrona di questa grande nazione, di intercedere per noi. Ci aiuti a lavorare uniti per realizzare la bella visione dei missionari e fondatori degli Stati Uniti: una nazione sotto Dio, dove si difende la santità di ogni vita umana e si garantisce la libertà di coscienza e di religione", conclude il presidente della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti.

Va ricordato però - come messo in luce dall'agenzia americana Catholic News Agency - che sebbene sarà il secondo presidente cattolico nella storia degli Stati Uniti, Biden abbia già dovuto affrontare le critiche dei vescovi statunitensi per un'agenda politica che include una protezione legale estesa e finanziamenti federali per l'aborto.

Proprio sulle priorità ribadite dall’arcivescovo José Gomez la Chiesa cattolica ha già avuto occasione di criticare o di scontrarsi con Biden o con l’amministrazione Obama della quale faceva parte, in qualità di vicepresidente. L’ex senatore, che ha sempre il rosario in tasca e cita spesso gli insegnamenti ricevuti a scuola dalle suore del Cuore Immacolato di Maria e dai genitori cattolici, si dice infatti personalmente contrario all’aborto ma convinto che debba essere legale, con alcuni limiti.

Nel 2012 si dichiarò «a suo agio» di fronte al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Due anni prima aveva appoggiato la clausola contenuta nella riforma sanitaria Obamacare che obbliga i datori di lavoro a fornire ai dipendenti una copertura per anticoncezionali e farmaci abortivi. Eppure Biden ricorda spesso l’importanza che la sua fede ricopre per lui e di aver trovato conforto e sostegno negli insegnamenti cattolici e nella Chiesa nei due momenti più tragici della sua vita, quando nel 1972 perse la prima moglie Neilizia e la figlia piccola Naomi e nel 2015, quando perse anche il figlio Beau.

L'OSSERVATORE ROMANO: "LA VITTORIA DI BIDEN, LA GUERRA DI TRUMP"

"La vittoria di Biden, la guerra di Trump"; è emblematico il titolo scelto dall'Osservatore Romano nel parlare dell'esito delle elezioni presidenziali americane. "Sebbene l'insediamento sia previsto il prossimo 20 gennaio, parlando dal Delaware Joe Biden ha dato l'imprinting al suo prossimo mandato come 46° presidente degli Stati Uniti", scrive il quotidiano della Santa Sede, che registra come "il voto del 3 novembre - con il 67% di affluenza, un record - e l'attesa ansiosa di un risultato nei giorni successivi hanno mostrato un Paese che su molte questioni è ancora sostanzialmente e profondamente diviso. Nel suo primo discorso Biden ha affermato che 'non esistono Stati rossi o blu' riferendosi agli Stati dove hanno vinto i democratici e quelli in cui si sono affermati i repubblicani, ma solo gli Stati Uniti d'America".


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