martedì 19 gennaio 2021
Già domani, dopo il giuramento, il democratico intende fermare le esecuzioni federali. Cancellate anche le restrizioni sull'immigrazione. E per i "dreamers" percorso veloce verso la cittadinanza
Il presidente eletto Joe Biden distribuisce aiuti a Philadelphia

Il presidente eletto Joe Biden distribuisce aiuti a Philadelphia - Reuters

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Sarà una moratoria delle esecuzioni a livello federale uno dei primissimi atti di Joe Biden subito dopo la cerimonia di giuramento. Domani stesso, suo primo giorno alla Casa Bianca, il democratico intende infatti firmare un ordine esecutivo che fermi i boia nelle prigioni del governo centrale, rimessi al lavoro da Donald Trump dopo una pausa di 17 anni. In quattro anni, l’Amministrazione repubblicana ha ucciso 13 prigionieri, tre solo negli ultimi giorni. Biden, che è contrario alla pena di morte, mantiene così una promessa elettorale. E ci si può aspettare che il neo-presidente vada oltre, arrivando ad abolire la pena di morte per reati federali, come gli è stato chiesto da un gruppo di legislatori democratici, guidato dalla deputata del Massachusetts Ayanna Pressley. In una lettera, i parlamentari hanno descritto la pena capitale come «ingiusta, razzista e difettosa » e esortato Biden a porre fine «alla pratica barbara e disumana dell’omicidio sanzionato dal governo».

Quello contro la pena di morte sarà solo il primo di una serie di ordini esecutivi che il 78enne ha annunciato per i primi 10 giorni della sua Amministrazione, tutti tesi a impartire agli Usa una «nuova direzione», cambiando radicalmente il corso della presidenza Trump, prima ancora che il Congresso passi all’azione. Sempre domani e sempre per decreto, Biden metterà anche fine alla restrizione di Trump all’immigrazione negli Stati Uniti da alcuni Paesi a maggioranza musulmana, primo passo verso una riforma del sistema migratorio Usa. Fornire un percorso alla cittadinanza per milioni di immigrati presenti negli Stati Uniti illegalmente sarà una delle prime proposte che Biden invierà al Congresso. Il percorso verso la naturalizzazione dovrebbe durare otto anni, ma ce ne sarebbe uno più veloce per i giovani «dreamers» protetti dal Daca (Deferred Action for Childhood Arrivals) che sospende il rimpatrio per chi è arrivato negli Stati Uniti da bambino e che era stato abolito da Trump.

Sempre questa settimana, Biden avvierà anche il rientro degli Usa negli accordi sul clima di Parigi e nell’accordo sul nucleare iraniano, entrambi abbandonati da Trump. Nei gior- ni successivi limiterà gli sfratti e i pignoramenti durante la pandemia e istituirà l’obbligo di portare una mascherina in tutti gli spazi di proprietà federale e durante i viaggi fra Stato e Stato. Un altro atto prevede l’estensione della pausa sui pagamenti dei prestiti agli studenti. Annullando alcune delle decisioni più controverse del suo predecessore, Biden invierà alla nazione il segnale chiaro che intende usare appieno i suoi poteri, facendo leva sulla maggioranza che i democratici hanno strappato sia alla Camera che al Senato.

«Il presidente eletto Biden agirà non solo per invertire i danni più gravi dell’Amministrazione Trump ma anche per far avanzare il nostro Paese – ha detto il capo dello staff della Casa Bianca entrante, Ron Klain –. Anche se il pieno raggiungimento degli obiettivi del presidente eletto, come il disegno di legge per la riduzione del virus da 1.900 miliardi di dollari che ha delineato, richiederà che il Congresso agisca». Il rischio di azioni così rapide ed audaci è di esacerbare le divisioni già presenti nel Paese. Un pericolo del quale l’Amministrazione entrante sembra consapevole. «Anche se gli obiettivi politici in queste azioni esecutive sono audaci, voglio essere chiaro: la teoria giuridica che le sostiene è ben fondata», ha concluso infatti Klain. Biden presterà giuramento domani a mezzogiorno, ora di Washington, sui gradini del Campidoglio (come tutti i suoi predecessori a partire dal 1937), come previsto dal 20esimo emendamento della Costituzione Usa.

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