martedì 22 marzo 2016
«Una ritorsione per l'arresto di Salah» Ma dal 2011 il Belgio è nel mirino / CRONOLOGIA
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Le prime rivendicazioni sui social media lasciano pensare che gli attentati di oggi a Bruxelles siano una sorta di ritorsione per l'arresto di Salah, lo jihadista unico superstite della strage del Bataclan a Parigi. Ma sembra difficile che si possa preparare un'azione così coordinata in pochissimi giorni.

Del resto, dal 2011 il Belgio, considerato uno snodo cruciale delle attività degli jihadisti in Europa, ha conosciuto diversi eventi drammatici collegati al terrorismo. Eccone una cronologia a ritroso.- 18 marzo 2016: Salah Abdeslam, presunta mente degli attacchi del 13 novembre 2015 a Parigi, viene arrestato nel quartiere brussellese di Molenbeek, dopo una sparatoria.- 21-26 novembre 2015: l'intera Bruxelles viene posta in stato di massima allerta per "minaccia seria ed imminente" di un attentato, poco dopo le stragi di Parigi. Scuole e trasporti pubblici vengono chiusi, l'esercito pattuglia le strade cittadine. - 15 gennaio 2015: una cellula terroristica viene smantellata dalle forze di sicurezza a Verviers, nell'est del Paese. Due terroristi vengono uccisi nell'operazione, al termine della quale la polizia trova armi e materiali utili alla fabbricazione di esplosivi.- 24 maggio 2014: Medhi Nemmouche spara e uccide quattro persone al Museo ebraico di Bruxelles.- 13 dicembre 2011: Nordine Amrani, 33 anni, apre il fuoco in strada a Liegi usando diverse armi: muoiono cinque persone, 125 restano ferite. Prima di allora, il Paese aveva conosciuto l'ultimo attentato nel 1981, quando un attacco dinamitardo aveva colpito una sinagoga ad Anversa, causando tre morti e una sessantina di feriti.

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