venerdì 5 luglio 2013
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"L'Occidente deve seguire con attenzione gli avvenimenti" che si stanno verificando in Egitto "ma deve essere anche molto rispettoso, non invasivo rispetto a questi processi democratici, che devono essere incarnati nelle culture, nella sensibilità e nella storia dei singoli popoli" perché "il processo di democrazia non è esportabile dall'Occidente in altri paesi, secondo moduli e formule che sono culturalmente contestualizzate". Sono le parole pronunciare dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Genova, sulle tensioni in Egitto dopo il golpe militare che ha destituito Morsi. La situazione egiziana "è preoccupante - ha aggiunto Bagnasco - soprattutto per il malessere di tante persone e per il paese. In secondo luogo, poi - ha proseguito - il processo di democrazia, che è auspicabile in tutti i paesi, non si può pensare che sia esportabile dall'Occidente in altri paesi secondo dei moduli, delle formule che sono culturalmente contestualizzate. Abbiamo già visto tante volte in diversi paesi del mondo che questo modello non funziona". Bagnasco ha poi ricordato come la democrazia debba nascere dentro la cultura di ciascun popolo. "Ogni cultura deve trovare la propria strada di democrazia, che solo così potrà essere efficace - ha affermato - È un'illusione, ormai comprovata, pretendere di fare un'esportazione culturale in questo caso della democrazia in altri paesi non funziona".
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