giovedì 18 agosto 2016
​Un video dell'organizzazione antigovernativa Aleppo Media Center (GUARDA) mostra gli effetti dei bombardamenti di mercoledì notte. Immagini forti (nella foto, un frame), ma che parlano di un orrore che nessuno riesce a fermare. (Antonella Mariani)Viaggio nel carcere delle torture VIDEO. La denuncia di Amnesty International
Bombe su Aleppo, il dolore dei bimbi
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​Il video è stato girato il 17 agosto, nella notte di Aleppo. Racconta di bombardamenti, di paura, di dolore. Situazioni che documentiamo da mesi, anni, sia su Avvenire sia su avvenire.it, senza che purtroppo il mondo si muova. Così forse le immagini possono servire a smuovere la coscienza di chi può decidere: due bambini soccorsi dalle ambulanze, fortunatamente non feriti in modo grave ma sotto choc, ricoperti dalle macerie delle loro case del quartiere di Qaterji, finito nel mirino dei jet siriani e russi perché ancora in mano ai ribelli. Sappiamo il nome di uno di loro, Omran Daqneesh, grazie al lavoro meticoloso del corrispondente del Telegraph, Ralf Sanchez: ha 5 anni, è salito terrorizzato con i piedi scalzi sull'ambulanza, senza piangere, e poi è stato medicato nell'ospedale M10 e dimesso qualche ora più tardi. Non sappiamo che fine hanno fatto i suoi genitori, i fratelli, se erano vicini mentre le bombe cadevano sulla casa. Sappiamo solo che quella stessa notte ad Aleppo sono stati soccorsi 15 bambini sotto i 15 anni.

*** Sono immagini drammatiche, e per questo ci scusiamo con i nostri lettori. Ma in questo caso ci sembrava giusto proporle al giudizio di tutti.

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Il video è stato diffuso sui social network da Aleppo Media Center, una organizzazione di attivisti antigovernativi con sede nella città martire siriana. Si dirà che la fonte è di parte, che la sofferenza di Omran e dell'altro bimbo è stata strumentalizzata in chiave politica, e precisamente anti-Assad. Ma il fatto che documenta, il bombardamento di civili innocenti, è vero. Indiscutibile, così come la sofferenza di una intera popolazione, qui rappresentata dai piedi scalzi e dagli occhi attoniti e senza lacrime di due bambini impolverati e feriti. 

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