sabato 1 ottobre 2022
L'appello dei presuli: «L'escalation militare richiama l’attenzione sulla necessità di intensificare la preghiera». A ottobre Rosari nelle parrocchie e nelle famiglie e digiuno a pane e acqua
Una celebrazione in una chiesa cattolica di rito latino a Odessa

Una celebrazione in una chiesa cattolica di rito latino a Odessa - Diocesi di Odessa-Sinferopoli

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Il Rosario e il digiuno, “armi” di riconciliazione di fronte all’escalation della guerra in Ucraina. I vescovi cattolici di rito latino dell’Ucraina annunciano un mese di preghiera per la pace nel Paese sotto le bombe. Comincia oggi, primo giorno di ottobre, la maratona orante nel «mese dedicato a Maria Regina del Rosario», sottolineano i presuli in una nota della locale Conferenza episcopale.

I vescovi invitano ogni comunità parrocchiale e ogni famiglia a recitare «il Rosario (insieme o individualmente) con le intenzioni per la pace nella nostra nazione». Poi chiedono di fare di «ogni venerdì di ottobre» un giorno di astinenza limitandosi a «pane e acqua» e accompagnando i pasti frugali con la «medesima intenzione per la pace». Per la Chiesa in Ucraina, la comunità ecclesiale sta affrontando una vera e propria «lotta spirituale».

Secondo i pastori cattolici, «l’escalation militare di questi giorni richiama l’attenzione sulla necessità di intensificare la preghiera» che è «forza di pace, capace di vincere l’oscurità della guerra». I vescovi propongono che alla preghiera e al digiuno si uniscano «tutti i credenti in Dio e le persone di buona volontà» e ringraziano le comunità cattoliche del Paese per la «perseveranza nella preghiera» e per «il servizio di carità nei confronti del popolo» aggredito.

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