mercoledì 27 luglio 2016
​Aveva appena 19 anni, era conosciuto dalle autorità per via dei suoi tentativi di raggiungere la Siria. Figlio di un professore, proveniente da una buona famiglia, si era radicalizzato solo negli ultimi 18 mesi.
Adel Kermiche, sognava di combattere per il Daesh
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Aveva 19 anni Adel Kermiche, uno dei due assalitori della chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, a Rouen. Dalle foto del suo profilo facebook, rilanciate da media e agenzie, sembrerebe anche più giovane. Le autorità lo conoscevano, era già stato arrestato per i suoi tentativi di raggiungere la Siria, ci aveva provato due volte. Il braccialetto elettronico che gli era stato applicato dalla polizia lo rendeva rintracciabile praticamente ovunque, tranne nell'orario in cui gli era stato concesso di uscire di casa, alla mattina. Lo stesso orario dell'ultima messa celebrata da Padre Hamel.

Kermiche, almeno secondo le notizie diffuse dal procuratore di Parigi Francois Mollins, è cresciuto in una famiglia senza difficoltà economiche. Suo padre è un professore. Si è radicalizzato soltanto negli ultimi 18 mesi, affascinato dall'attacco contro Charlie Hebdo. Da lì il primo tentativo di andare in Siria, nel marzo 2015. Viene fermato in Germania e ricondotto in Francia. Dopo soli due mesi, anche il suo secondo viaggio finisce prima del previsto, questa volta in Turchia. Una volta arrestato ottiene la libertà vigilata il 18 marzo 2016, contro il parere della Procura. Aveva ottenuto l'autorizzazione ad uscire di casa dalle 8,30 alle 12,30 del mattino.

"Uno dei due terroristi dell'attacco a una chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, vicino a Rouen, aveva tre coltelli e un ordigno falso sul ventre. L'altro aveva un timer da cucina, circondato da un foglio di alluminio: un altra finta bomba. Entrambi sono usciti dalla chiesa urlando Allah Akbar". Afferma ancora Mollins confermando l'identificazione di Adel. "Al momento dell'irruzione - ha ricostruito il procuratore - in chiesa c'erano il sacerdote, padre Jacques Hamel, tre religiose e due parrocchiani. Le forze speciali non sono entrate in chiesa, per non mettere in pericolo gli ostaggi che si trovavano sulla linea di fuoco, ma hanno iniziato una negoziazione da una porta laterale. Quando alcuni ostaggi sono usciti, i terroristi hanno lasciato la chiesa urlando 'Allah Akbar, prima di essere 'neutralizzatì dalle forze di sicurezza".

Quanto al secondo terrorista il procuratore ha detto che non è ancora stato identificato formalmente. Inoltre, un individuo di 17 anni nato in Algeria è stato posto in stato di detenzione. "Si tratta del fratello minore di un uomo andato a Siria nella primavera 2015, con i documenti di identità Adel Kermiche", ha spiegato Molins.

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