sabato 7 marzo 2015

Il ministro: segnalati casi di dissuasione dal prendere congedi, attacco al diritto al lavoro e alla salute. Partono le indagini.

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"In Italia ci sono ancora problemi sui diritti della donna in maternità. Ci arrivano molte segnalazioni di casi di mobbing dove si cerca di dissuadere le lavoratrici a prendere congedi lì dove hanno la possibilità: un attacco al diritto al lavoro e alla salute. Per questo voglio promuovere un'inchiesta sullo stato di attuazione dei congedi di maternità nel nostro Paese, soprattutto per le lavoratrici autonome e per quelle che hanno condizioni contrattuale più difficili rispetto ai dipendenti". Lo ha annunciato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un'intervista all'Adnkronos Salute alla vigilia della Giornata internazionale della donna. "Nel governo - aggiunge Lorenzin - c'è molta attenzione a questo problema. Stiamo lavorando con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Luciano Poletti per realizzare un pacchetto di misure per la donna, la maternità e la genitorialità, con l'obiettivo di comunicare ed avviare una strategia comune sulla natalità. I tassi di nascita troppo bassi si tradurranno tra pochi anni in problemi economici e sociali che dovremmo affrontare". Il ministro sottolinea anche il lavoro fatto fino ad oggi dal Governo: "Con i decreti attuativi del 'Jobs Act' abbiamo affrontato un tema molto importante, quello dei congedi di maternità e paternità estendendoli anche ai casi di adozione e affidamento e prevedendo una maggiore elasticità dell'uso di questa possibilità in base alle esigenze della mamma. Un punto - ricorda - che persegue un'evoluzione del diritto che stiamo portando avanti e che fa parte di un ragionamento più ampio, un esempio è il bonus bebè".
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