
Wilhelm Röpke
Al termine di questo percorso, durante il quale abbiamo presentato alcune buone pratiche riguardanti l’offerta formativa della Busch School of Business della Catholic University of America di Washington DC, sempre nell’ottica della funzione civile delle istituzioni accademiche, introduciamo il Röpke-Wojtyla Program, diretto dal professor Frederic Sautet, autore di numerosi saggi sull’economia d’impresa e curatore dell’edizione americana delle opere di Israel Kirzner.
I nomi di Wilhelm Röpke e di Karol Wojtyla consentono immediatamente di comprendere il tenore del programma di studio. Mentre tutti conosciamo Wojtyla, quantomeno il Wojtyla che fu papa Giovanni Paolo II e il suo Magistero sociale, non tutti conoscono Röpke e l’importanza che ha avuto nella elaborazione teorica dell’Economia sociale di mercato e nella ricostruzione morale, materiale e istituzionale della Repubblica Federale Tedesca, all’indomani della tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Röpke è stato un prolifico economista e scienziato sociale tedesco, nato il 10 ottobre del 1899 nella Bassa Sassonia e scomparso il 12 febbraio del 1966 a Ginevra. Ha insegnato economia e sociologia in diverse università tedesche, fin quando, nel 1933, non fu estromesso da tutte le attività accademiche a causa delle sue idee antinaziste. A questo punto decise di trasferirsi prima in Belgio e poi in Turchia, dove insegnò economia all’Università di Istambul. Nel 1937 accettò l’invito di unirsi al gruppo di intellettuali che gravitavano intorno all’Institut de haute études internationales di Ginevra, dove lavorerà fino alla sua morte. A Ginevra ebbe l’opportunità di confrontarsi con studiosi del calibro di Ludwig von Mises, Hans Kelsen, Guglielmo Ferrero e Luigi Einaudi.
Röpke ha tentato di elaborare una teoria dell’ordinamento sociale, chiamata da lui stesso civitas humana, facendo esplicito riferimento alla dottrina sociale della Chiesa, in modo particolare al principio di sussidiarietà, e all’esperimento compiuto durante gli anni della Seconda Guerra mondiale da un gruppo di intellettuali tedeschi che si raccolsero attorno a Walter Eucken e alla rivista “Ordo”, il cui sistema prese il nome di Ordotheorie o Ordoliberalismus, e più tardi venne chiamato Economia sociale di mercato. La borsa di studio Röpke-Wojtyla è un programma ospitato dalla Catholic University of America, i cui studenti provengono da 34 college e università degli Stati Uniti, tra cui diversi atenei della Ivy League. Lo scopo del programma è di far crescere futuri intellettuali e dirigenti d’azienda, in grado di comprendere le dinamiche del mercato, alla luce della dottrina sociale della Chiesa che incrocia criticamente i grandi classici delle scienze sociali. Durante tutto l'anno, i borsisti discutono le più significative questioni di ordine storiografico, filosofico, economico, politologico e sociologico.
La borsa di studio Röpke-Wojtyla rappresenta un invito ai giovani ad approfondire importanti questioni di filosofia sociale, ad esempio, come far emergere una società civile libera e virtuosa, l'aspetto civile e civilizzante del commercio e comprendere le ragioni delle continue tensioni tra mercati e comunità. Inoltre, la borsa di studio mira a incoraggiare gli studenti a leggere criticamente tradizioni intellettuali e autori che altrimenti non avrebbero incontrato nel corso dei loro studi. Tra questi, i Padri della Chiesa, i grandi interpreti che hanno animato i dibattiti medievali sul commercio e sul mercato, le origini della proprietà privata, l'impatto della teoria del valore- lavoro sui movimenti sociali, le critiche all'economia politica, la teologia d’impresa di Michael Novak, le analisi di Röpke sull’ordine di mercato e il personalismo di Karol Wojtyla.
Il programma si articola in quattro sessioni che si svolgono nell’arco dell’intero anno accademico. In particolare, l’ultima sessione ha sede sempre a Roma, presso il campus della Catholic University e, con riferimento al programma dell’anno accademico in corso, la sessione romana conclusiva si svolge dal 6 all’11 giugno. Credo sia utile rilevare come un tale programma di studio oggi incontri la speciale attenzione che l’attuale pontefice ha mostrato immediatamente per la dottrina sociale della Chiesa e per un particolare approccio al suo studio; un approccio che chiamerei problem solving e prudenziale. In occasione dell’assemblea annuale della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice, lo scorso 17 maggio, il Santo Padre ha delineato un profilo epistemologico della dottrina sociale della Chiesa di tipo antiperfettista e fallibilista, mettendola in stretta relazione con le scienze sociali. La dottrina sociale della Chiesa, afferma Leone XIV, non intende «alzare la bandiera della verità», ma vuole offrire un approccio «critico» alla conoscenza dei problemi che apra al dialogo scientifico di tipo multidisciplinare. Ebbene, il programma Röpke-Wojtyla si inserisce in questo preciso contesto metodologico, a partire dalla visione cristiana di un gigante delle scienze sociali come Röpke e del personalismo metodologico di Wojtyla, manifestando in maniera chiara tutto il valore civile delle scienze umane che incontrano la missione accademica.