mercoledì 9 marzo 2022
I cinque progetti vincitori dedicati al contrasto alla povertà educativa e agli anziani fragili Giovanna Melandri, presidente di Human Foundation: "Da dieci anni sosteniamo le realtà del Mezzogiorno"
Dalla Sicilia arriva 'My future Buddy' dell’Ortygia Business school: orientamento per le studentesse del penultimo anno

Dalla Sicilia arriva 'My future Buddy' dell’Ortygia Business school: orientamento per le studentesse del penultimo anno

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Un talent del Terzo settore per scoprire gli enti che operano sul territorio e far spiccare loro il volo. Si chiama 'Percorsi di Innovazione sociale' il progetto di formazione, organizzato da Human Foundation ed Eni, dedicato a organizzazioni, associazioni, imprese sociali del Centro e Sud Italia. Un cammino articolato in due fasi: la prima ha dato la possibilità a 45 enti di usufruire di trenta ore di formazione sul rafforzamento delle competenze manageriali. La seconda è riservata ai cinque progetti vincitori che avranno a disposizione altre cento ore di formazione frontale per mettere a punto il loro business plan, supportati gratuitamente da un team di esperti. Una sorta di booster di innovazione sociale per offrire risposte adeguate ai bisogni di oggi, quelli antichi e quelli emersi con la pandemia, per potenziare l’efficacia dei loro interventi raccogliendo capitali adeguati. I cinque progetti selezionati sono tutti a guida femminile e hanno come comune denominatore la lotta al disagio sociale a tutte le età.

Dalla Sicilia arriva 'My future Buddy' dell’Ortygia Business school: orientamento per le studentesse del penultimo anno delle superiori alle prese con la scelta dell’università. Saranno aiutate da ragazze più grandi, già universitarie (le 'Buddy'). SC.ART è invece un cantiere delle scienze e della arti (realizzato da Panta Rei Sardegna) dedicato all’inclusione di 600 bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni che per vulnerabilità familiare e sociale rischiano di non avere le stesse opportunità formative e culturali dei coetanei. È rivolta ai Neet partenopei 'La Bottega degli errori' una summer school immersa in un borgo del Cilento e organizzata da Officinae Efesti che accoglierà 50 giovani che non studiano e non lavorano (in Campania sono il 33% dei ragazzi tra i 14 e i 24 anni in base ai dati Istat). Una scuola senza pregiudizi dove imparare che sbagliare è importante per crescere. Gli altri due progetti vincitori di questa edizione sono rivolti alla terza età. 'Be-side You' della cooperativa Il Faro è dedicato sia agli anziani autosufficienti in pensione, spesso soli e disorientati, sia agli anziani non autosufficienti in stato di degrado psico-fisico, e prevede l’utilizzo di strumenti di telesoccorso e domotica per migliorare la qualità della vita. Anche Alisea è un’iniziativa pensata per gli anziani fragili. Sociallending propone il 'verde che cura' un giardino terapeutico e sensoriale dove ritrovare un po’ di serenità. Human Foundation è nata dieci anni fa per sviluppare l’ecosistema dell’economia d’impatto in Italia e lavora a stretto contatto con l’amministrazione pubblica e con la finanza privata far crescere l’offerta di capitali.

«In Italia c’è una fragilità delle imprese sociali che potrà essere superata grazie alla recente normativa europea – il Social economy Action plan della Ue – che offre strumenti di equipaggiamento concreti, collocando le imprese sociali al centro della strategia di sviluppo per la transizione ecologica e sociale. Una legittimazione dell’economia sociale come pilastro produttivo dell’economia europea» spiega Giovanna Melandri, economista ed ex ministro del Pd, oggi presidente di Human Foundation. «L’impresa sociale in Italia ha una grande tradizione mutualistica ma ha solo in parte assimilato e incorporato gli strumenti dell’impact economy e adottato una visione imprenditoriale piena – continua Melandri –. Un problema che si evidenzia in particolare nelle realtà del Sud che sono più piccole. Proprio per questo sette anni fa abbiamo avviato questa Accademy e abbiamo deciso con Johnson & Johnson, che è stato il nostro primo sponsor, al quale è subentrato Eni, di sostenere le imprese sociali. Abbiamo organizzato per loro una sorta di talent, facendo opera di scouting e di empowerment». Quest’anno hanno risposto alla chiamata tantissime realtà con interventi legati alle politiche attive del lavoro e alla povertà educativa, visto che dopo due anni di pandemia molti ragazzi rischiano di uscire dal circuito scolastico. «Servono sistemi di welfare flessibili per rispondere alle fragilità delle famiglie aggravatesi in questi due anni – aggiunge Melandri –. Ci rivolgiamo alle organizzazioni del Centro e Sud Italia perché sono quelle che più devono adeguare la loro 'cassetta degli attrezzi' in questo momento storico, in cui la triangolazione tra pubblico, privato e privato sociale è strategica per generare cambiamento e innovazione».

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