mercoledì 9 ottobre 2019
Era in procinto di essere venduto alla Prs, una società con sede legale a Lugano che fa capo a imprenditori italiani, per produrre container refrigerati
Stabilimento di Napoli, azienda disponibile a riprendere il confronto
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È finito, dopo appena 40 minuti, l'incontro tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e le sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm e Ugl sulla vertenza Whirlpool e sul destino dei 420 lavoratori del sito di Napoli in procinto di essere venduto alla Prs, una società con sede legale a Lugano che fa capo a imprenditori italiani, per produrre container refrigerati. «Siamo disponibili a fare il possibile come governo per sostenervi in questa vertenza». Così il premier Giuseppe Conte introducendo l'incontro con i rappresentati sindacali.

«L'azienda è disponibile a riprendere il confronto ed è pronta a considerare la sospensione della procedura di cessione di ramo
d'azienda ex art.47 fino a e non oltre il 31 ottobre», hanno riportato fonti sindacali. «Faremo il possibile e vorrei dire anche l'impossibile per trovare una soluzione. Insieme bisogna porre quelle condizioni perché questa azienda abbia un futuro qui in Italia, solido, sostenibile, con particolare attenzione ai livelli occupazionali», ha detto Conte durante l'incontro con il ministro Stefano Patuanelli e i sindacati Fim, Fiom, Uilm e Ugl. «Conosco la realtà industriale napoletana, è una realtà che ho potuto toccare con mano - ha inoltre spiegato il presidente del Consiglio - ed è rilevante che ci sia un presidio industriale importante».


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